Una storia di ordinario abuso edilizio labronico che ad agosto compierà i 25 anni e forse per allora non sarà ancora messa la parola fine alla vicenda
Livorno, 22 magio 2021 – Ancora una storia di ordinario abuso edilizio; il 18 maggio il TAR ha disposto che una villa con piscina, o meglio un intero complesso, sulla collina di Livorno è abusivo e deve essere demolito. La vicenda nel suo insieme mostra le contraddizioni di un sistema lento e giuridicamente complicato per contrastare la piaga dell’abusivismo.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, la prima contestazione ufficiale, come riportato da Repubblica, risale al 27 agosto 1996; durante l’amministrazione Nogarin, nel 2018, la Polizia Municipale accertò definitivamente che erastata effettuata “la realizzazione di interventi abusivi” :
- per l’ampliamento di un annesso agricolo,
- del relativo cambio di destinazione d’uso, cioè da annesso agricolo a civile abitazione, e
- nella realizzazione di una piscina con altri manufatti pertinenziali”.
Successivamente i proprietari si erano rivolti al TAR tramite il proprio avvocato per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di demolizione del 3 gennaio 2020, Va detto che i precedenti ricorsi contro il rifiuto di condono erano già stati tutti bocciati.
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