Gli indagati nascondendo la propria identità dietro falsi profili di ragazzine adolescenti
La Polizia postale, diretta dalla locale Procura della Repubblica e coordinata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, ha concluso due distinte operazioni che hanno portato all’arresto di altrettante persone per violenza sessuale e pornografia minorile.
Entrambi gli indagati, un 27enne e un 50enne attualmente ai domicilari, nascondendo la propria identità dietro falsi profili di ragazzine adolescenti, agivano sui social network proponendo alle giovani vittime di partecipare ad un concorso fotografico basato su propri selfie di nudo, prospettando la vincita di premi se avessero acconsentito.
Una volta inviati i propri selfie a sfondo erotico, per le ragazzine iniziava l’incubo del “sextortion” (dall’inglese sex extortion – estorsione sessuale) con pressanti e aggressivi ricatti sessuali da parte degli aguzzini, che minacciavano di divulgare le foto in loro possesso se non ne avessero mandate altre dello stesso genere.
Tra le decine di ragazze minorenni contattate in questo modo, sono al momento diverse le vittime accertate in tutta Italia, che hanno creduto alla proposta cedendo alle richieste degli adescatori, inviando loro immagini intime.
Al termine delle indagini svolte dalla Postale, le abitazioni degli indagati sono state perquisite; durante i controlli gli agenti hanno sequestrato numerosi dispositivi informatici, la cui analisi tecnica ha consentito di individuare altre minorenni che avevano subito lo stesso inganno, e che avevano inviato i loro selfie in pose erotiche.
Fonte Polizia di Stato
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