Nel parapiglia tra manifestanti e polizia una donna finisce a terra
Dopo le varie proteste arriva la manifestazione della comunità a cui apparteneva il ragazzo deceduto; stiamo parlando del giovane tunisino annegato dentro il Fosso Reale nei pressi di piazza della Repubblica nella notte tra il 24 ed il 25 aprile, durante la sua fuga da una pattuglia della Polizia di Stato. Dai manifestanti viene chiesta chiarezza percome si sono svolti i fatti, ma per i residenti della zona che subiscono sulla propria pelle la criminalità, i traffici illeciti e il degrado quotidiano, al danno si aggiunge la beffa.
Dall’altra parte della piazza si è svolta la contromanifestazione indetta dal consigliere Perini. All’inizio si è svolto tutto nella tranquillità più totale visto anche il sostanzioso dispiegamento delle Forze dell’Ordine.
Poi i manifestanti si sono spostati davanti al comune, dove gli animi si sono esagitati e durante un tentativo di forzare il cordone di polizia, una donna è finita a terra e portata via in ambulanza.
Una delegazione e’ stata ricevuta dal questore.
Sarà difficile adesso per l’amministrazione evitare di prendere posizione di fronte a questa protesta. Da un lato c’è chi tiene in ostaggio una zona ed i residenti e dall’altro le Forze dell’Ordine che tutelano la sicurezza.
Al di là del dramma della perdita di una vita, forse c’è bisogno di interrogarsi sul fatto che si possa instigare all’odio nei confronti delle Forze dell’Ordine, che hanno semplicemente svolto il proprio dovere nel tutelare la sicurezza dei cittadini. La scelta scellerata del povero giovane, è stata quella di scappare e di finire in qualche maniera nelle acque; un incidente che si è rivelato purtroppo fatale
Fotostoria
Notizia in aggiornamento
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