Iniziativa su tutto il territorio nazionale “portiamo le imprese fuori dalla pandemia”
Nonostante la richiesta di incontro gli fosse stata inoltrata solo martedì 6 aprile, il Prefetto di Livorno Dott. Paolo D’Attilio non ha esitato a concedere un incontro ad una rappresentanza di imprese già il giorno dopo – mercoledì 7 aprile, giorno della manifestazione nazionale “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia” – segno della grande attenzione riservata alla nostra associazione dal rappresentante del governo a livello locale.
“Abbiamo consegnato al Prefetto la nostra documentazione e le richieste che, contemporaneamente, abbiamo fatto come Confesercenti a livello nazionale”
ha spiegato il direttore provinciale Alessandro Ciapini
“nella piena consapevolezza, confermata dal Prefetto stesso, che i nodi legati alle estreme difficoltà delle imprese chiuse stanno dentro ai DPCM del governo, il dott. D’Attilio ha comunque ascoltato e condiviso le forti preoccupazioni delle imprese per i limiti imposti dalle disposizioni di chiusura, che creano disparità tra tipologie di attività economiche e mettono a repentaglio la loro stessa sopravvivenza”.
“Abbiamo avuto dal Prefetto la netta sensazione di consapevolezza delle nostre difficoltà”
ha chiosato la presidente Provinciale Maristella Calgaro
“fermo restando che egli ha il duro compito di ottemperare alle disposizioni nazionali, è comunque un segnale importante il sapere che egli è a piena conoscenza del clima di grande tensione diffuso tra le centinaia di imprese allo stremo per colpa di oltre 395 giorni di emergenza sanitaria”.
Sulla medesima linea l’incontro con il sindaco Luca Salvetti che ha ricevuto la delegazione di Confesercenti nello stesso giorno: nel ricevere la documentazione con le richieste/proposte contenute nella Petizione di Confesercenti a livello nazionale (si veda in allegato) ha dichiarato di avere piena consapevolezza della situazione che molte, troppe imprese stanno vivendo nella nostra città e di come la disomogeneità dell’interpretazione di alcuni punti dei DPCM non faccia che alimentare la rabbia in alcune categorie di attività e tra attività di tipo diverso (esempio tra grande distribuzione e esercizi di vicinato). Anche lui ha purtroppo rilevato che il quadro entro il quale si muove è quello indicato dalle norme nazionali ed in questo senso ha plaudito all’iniziativa che Confesercenti ha organizzato appunto portando la propria petizione al governo.
“Noi come comune cerchiamo di guardare avanti”
ha spiegato Salvetti
“vogliamo credere che nei mesi a venire la situazione epidemiologica ci metterà nelle condizioni di tornare ad organizzare, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza, eventi di varia tipologia e questo è quello di cui avranno bisogno le nostre attività di somministrazione ed i nostri negozi: iniziative che attirino a Livorno persone così da portare clienti nelle nostre attività cittadine aiutandole a recuperare, per quanto possibile, le perdite drammatiche subite in questo lunghissimo anno di sacrifici e chiusure”.
Fonte Confesercenti
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