Questo è lo stato attuale in cui versa l’ex Sanatorio di Villa Corridi.
Cosi scrive Nicolo’ Manetti
che ringraziamo , autore del documentario, sul suo profilo facebook. Reti divelte ovunque, buchi in ogni angolo, rami, piccioni e tanto altro che ormai hanno invaso quel che resta di questa importante ex struttura ospedaliera, ma un edifico di notevole importanza storica
Una villa importante come questa, non dovrebbe giacere in questo stato.Guardate voi stessi, come questi 10 anni di abbandono, hanno gravato sulle spalle di questo edificio. Spero che prima o poi venga recuperata, queste le parole dell’autore del video Nicolo’ Manetti
Cosi’ scrive Giuseppe Mascambruno —
nel suo profilo facebook: Chi rappresenta la cosa pubblica convochi e ringrazi questi ragazzi per risarcirci tutti delle tasse buttate, nel suo profilo facebook
In un Paese serio questi ragazzi dovrebbero essere convocati da Sindaco, Prefetto, presidente della Provincia, direttora generale dell’Asl, sovrintendente alle Belle Arti, dirigenti, capi e capetti di Regione, agenzia delle entrate, catasti, demani e demoni vari della vergognosa gestione del patrimonio pubblico. Convocati e umilmente ringraziati dello straordinario lavoro che stanno facendo al posto delle decine e decine di funzionari e ispettori che si autocertificano i premi di risultato per risultati di cui noi cittadini comuni non riusciamo mai ad apprezzare le ragioni del premio.
Tutta gente che da anni avrebbe dovuto denunciare alla Magistratura..
..il loro datore unico di lavoro, la pubblica amministrazione, quanto meno per danno erariale. Ma, come si è visto anche in un altro video dell’ottimo Niccolò Manetti girato all’interno di Villa Rodocanacchi, sede fino al 2011 dell’Azienda sanitaria diretta da Monica Calamai, anche per altre ipotesi di reato legate al raccapricciante abbandono di migliaia e migliaia di fascicoli pieni di dati sensibili.
Alla faccia della privacy. E della nostra stupidità nel pagare le tasse per assistere poi a questi popò di rispettosi utilizzi. Io credo che su questo fronte dovremmo insistere in tanti per ottenere da tutti gli interlocutori elencati un briciolo di impegno. Per la dignità di tutti. E per rivendicare il diritto a una gestione della cosa pubblica che recuperi agli interessi generali il vergognoso danno patrimoniale, sociale, civile, storico, culturale di tanta arroganza. Che, non a caso, fa rima con ignoranza.
Come se non bastasse, dentro succede di tutto, dalle così dette “messe nere”, agli atti di vandalismo e altro degrado ..