Un caso di disservizio che poteva sfociare in un dramma
La liberalizzazione del mercato energetico in Italia fu introdotta dal governo D’Alema, con il decreto Bersani del 1999 conformemente alla direttiva comunitaria 96/92/CE. Lo scopo era quello di istituire il Mercato Unico dell’energia in Europa. Il documento prevedeva una graduale liberalizzazione per favorire la libera concorrenza nel settore energetico a beneficio del consumatore. Ma qualcosa da allora deve essere andato storto se l’11 marzo il gestore dell’energia elettrica di una donna di 68 anni RDC invalida al 100% si è vista staccare la corrente. La cosa di per se stessa sarebbe già grave così, ma c’è da aggiungere che senza il respiratore attaccato alla corrente la signora sarebbe morta.
A niente è valso la segnalazione alla società elettrica da parte dei servizi sociali, come confermato telefonicamente dall’assessore Andrea Raspanti. Il distacco è giunto puntualmente, se poi si aggiunge che è legato ad una morosità per bollette non recapitate la frittata è completa. Stiamo parlando di una donna la cui vita è stata messa in pericolo per delle bollette non consegnate e per un rateizzo richiesto e non pervenuto, come riporta il Telegrafo.
L’unica maniera per uscire d’impiccio della signora è stata quella di chiamare la Polizia, ultimo baluardo in queste situazioni; così la donna è stata soccorsa dagli agenti e portata in un bungalow. L’anziana poi è tornata a casa, grazie alla vicina che le ha fornito la corrente fino al ripristino della fornitura.
Questo fatto fa emergere la gravità di un sistema senza tutele,…
… messo ancora più in evidenza dalla situazione della donna, ma quanti di noi si sono visti recapitare conti salati per bollette mai recapitate? Chi non si è scontrato con ore di attesa al telefono per risolvere un problema di fornitura? Quante volte ci siamo trovati di fornte ad una situazione in cui un risponditore automatico non ti permetteva di parlare con un operatore per risolvere una questione? Quante volte si viene chiamati ad orari impossibili da operatori di Call Center, che in maniera spregiudicata cercano di farti cambiare gestore di energia?
Quel sistema, di cui tutti siamo vittime, l’11 marzo poteva vedere compromessa una vita nonostante come riferito al telefono dall’assessore al sociale Andrea Raspanti: “Il servizio sociale avesse scritto al fornitore di energia elettrica prima del distacco della corrente a casa della donna invalida”.
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