Cronaca di una mattina come tante, con troppi assembramenti
Livorno è in zona arancione, così come tutta la Toscana, a parte le “rosse” Pistoia e Siena, colorazione che comporta la famigerata DAD a distanza per il 50 % degli studenti delle scuole secondarie di II° grado, le “superiori”, per intenderci. Negli ultimi giorni, a livello nazionale, si sta molto discutendo sulla opportunità di chiudere le istituzioni scolastiche, a fronte di un aumento esponenziale dei contagi, dovuto al diffondersi della più contagiosa variante inglese. Per arginarla serve ancor più attenzione, un maggior distanziamento sociale e l’aver sempre con sé i dispositivi di protezione individuali, mascherine su tutti.
Ed allora, stamane ci siamo fatti un bel giro davanti agli ingressi delle scuole superiori, e, purtroppo, abbiamo visto le scene che si vedevano prima dello scoppiare della pandemia; ragazzi, ed anche qualche genitore, accalcati, o, per usare un termine tanto di moda, assembrati, alcuni senza mascherina, non il modo migliore per tenere a distanza il maledetto “Coronavirus”.
Una situazione che mette a repentaglio non solo i ragazzi stessi ma anche tutti gli operatori scolastici e, soprattutto, le famiglie dei ragazzi stessi, nelle quali spesso ci sono anche le persone più esposte alle conseguenze letali del virus, quelle in età avanzata, magari con qualche patologia.
Sorge, conseguente, la domanda se è davvero opportuno incaponirsi, a livello nazionale, nel tenere aperti gli istituti stessi oppure se sarebbe meglio tornare a lezioni svolte completamente in DAD. Nell’attesa, permetteteci un appello a tutti i ragazzi: fate attenzione, prendete tutte le precauzioni possibili ed immaginabili, fatelo per il bene vostro e dei vostri cari, in primis per i vostri amati nonni.