La partita di domani contro il Renate sarà tosta, ma il Livorno ha sempre tirato fuori gli artigli con le big
La partita di domani contro il Renate sarà tosta, ma il Livorno ha sempre tirato fuori gli artigli con le big.
Finché c’è vita c’è speranza recitava un’antica locuzione latina, a Livorno, nonostante tutto, c’è ancora vita e di conseguenza speranza.
Le ultime settimane sono state un uragano in casa Livorno, il fallimento lo abbiamo assaporato nitidamente mentre la rosa s’indeboliva cessione dopo cessione.
Poi, al fotofinish, il DS Raffaele Rubino ha saputo abilmente “metterci un toppino”, per dirla alla labronica. Domani si gioca in casa alle ore 17.30, il match sarà durissimo ed insidioso perché il Renate è la vera rivelazione di questo campionato.
Partiti come squadra da metà classifica si trovano adesso in seconda posizione, hanno giocatori interessanti e giocano un buon calcio, ma da sempre il Livorno tira fuori i denti con i giganti.
28 punti separano noi e i brianzoli, questo dato è eloquente in vista di domani, i lombardi non hanno nessuna intenzione di venire a Livorno per perdere e neanche per un misero punto.
Dopo il 3-2 dell’Olbia, sabato scorso, il Livorno ha dato il meglio di sé, senza mollare un istante, il pareggio ha sancito una certezza: Ce la possiamo (dobbiamo, n.d.r.) fare.
Ma a Livorno sembra essere arrivato il pezzo mancante del puzzle, senza voler esagerare con affrettati giudizi, doveva arrivare l’eletto di Danilevicius per dare una scossa al gruppo, il giovane lituano Dubickas.
In sole Tre partite: un gol segnato, uno annullato sul quale sono rimasti dubbi riguardo alla sua regolarità, un gol sfiorato contro il Piacenza e un rigore procacciato con estrema arguzia.
Il Livorno ha trovato una punta autentica, di razza, una di quelle che non vediamo da tempo.
Ha saputo smuovere di più lui in tre partite che alcuni ragazzi in mesi di militanza. Velocità, intelligenza tecnica e tanta fame di campo, tanto è bastato per fare di lui la locomotiva amaranto.
Dovrà lavorare a testa bassa per continuare a regalare queste prestazioni, insolite ormai all’ombra dei Quattro Mori.
Il nuovo gruppo si sta conoscendo e si vede, ci è sembrato di rivedere un Livorno d’altri tempi, che soffre, altrimenti non sarebbe Livorno, ma reagisce, che si piega ma non si spezza.
In casa Renate si prepara la rivalsa dopo lo stop con l’AlbinoLeffe
La sconfitta casalinga per 0-2 ha fatto molto male, era inatteso in questo buon momento di forma della truppa lombarda di Aimo Diana. Altresì ha consentito la volata del Como che adesso è a +5.
Il Renate adesso vuole rinascere e la miglior occasione si presenta domani, con la penultima della classe. Galuppini e compagni sono attesi all’Ardenza dove affronteranno una formazione che sanno bene essere di altra categoria, con una storia da fare invidia a tante squadre di serie A.
Sanno di poter e dover vincere, ma sanno anche che il Livorno è sempre in grado di fare male. E guai a pensare che, occupando il penultimo posto in classifica, possa rivelarsi squadra abbordabile.
Il Renate non ha dimenticato l’andata, dove grazie a due ormai ex Marsura e Murilo, i labronici presero la posta piena al “Città di Meda”, imponendosi appunto per 2-0. L’ultimo ricordo vista mare, però, porta proprio al “Picchi”, dove il 14 maggio 2017 il Renate, avuto accesso ai playoff, affrontò i toscani soccombendo.
Ieri Dal Canto, il grande punto di riferimento in questa nave senza nocchiero, ha diretto l’allenamento mattutino, al Centro Coni di Tirrenia. Nessuna novità dal fronte degli infortunati.
Contro i nerazzurri mancheranno ancora Braken, Evan’s e Mazzarani. Le condizioni di quest’ultimo, però, sono in netto miglioramento e Dal Canto spera di riaverlo in gruppo la prossima settimana.
Il Livorno dovrebbe scendere in campo per un 4-4-2 con Stancampiano tra i pali, terzini Parisi e Gemignani e al centro Sosa e Blondett. In mediana Castellano e Buglio e sulle corsie laterali Pallecchi e Bussaglia.
In attacco Dubickas e Haoudi. Il Renate dovrebbe invece optare per un 3-4-1-2 con Gemello tra i pali, pacchetto difensivo con Silva, Damonte e Possenti. In cabina di regia Kabashi e Ranieri, esterni Anghileri e Burgio. In attacco Giovinco trequartista dietro alla coppia Galuppini e Maistrello.
Livorno-Renate sarà diretta da Francesco Carrione di Castellammare di Stabia, assistenti Buonocore e Pragliola. IV uomo Rinaldi.
Le formazioni
LIVORNO (4-4-2): Stancampiano; Parisi, Sosa, Blondett, Gemignani; Pallecchi, Castellano, Buglio, Bussaglia; Dubickas, Haoudi. Allenatore: Dal Canto.
RENATE (3-4-1-2): Gemello; Silva, Damonte, Possenti; Anghileri, Kabashi, Ranieri, Burgio; Giovinco; Galuppini, Maistrello. Allenatore: Diana.