Si tratterebbe di un raggiro che riguarda le celebrazioni tenute tra il 2014 ed il 2019
Livorno, 17 febbraio 2021 –Una mattinata scoppiettante, quella odierna, quando si è riunita la prima commissione consiliare del comune di Livorno sugli affari istituzionali; questa volta, fra gli argomenti del giorno, su interpellanza del consigliere Carlo Ghiozzi, c’era la patata bollente dei matrimoni combinati. Un inghippo scoperto da un’indagine fatta dalla Guardia di Finanza nello scorso luglio. Parte subito forte il sindaco Luca Salvetti, che senza tanti fronzoli dichiara che nei controlli degli atti fatti dai baschi verdi “La documentazione era in regola per cui non si può parlare di matrimoni fasulli, si tratta di matrimoni validi ed efficaci”; in sostanza, viene riferito, gli uffici hanno collaborato su quelli che erano alcuni sospetti, fornendo tutte le informazioni possibili, rivelatesi fondamentali alla Guardia di Finanza, che ha portato avanti l’indagine “con esiti chiari”.
Ricordiamo che a luglio 2020 la guardia di finanza scoprì un raggiro con matrimoni combinati, riguardanti il periodo tra il 2014 ed il 2019, fra italiani ed extracomunitari, principalmente sudamericani, per far ottenere a questi ultimi il permesso di soggiorno in Italia, con i conseguenti benefici, tra cui anche l’alloggio popolare. Per ogni matrimonio, secondo gli investigatori, sarebbe stato pagata una cifra tra i 6.000 e gli 8.000 euro.
Sempre durante la commissione, gli uffici hanno riferito che l’inchiesta delle Fiamme Gialle si concentrò su 24 matrimoni nel Comune di Livorno e uno a Rosignano Marittimo, tutti celebrati da pubblici ufficiali all’oscuro di tutto.
Il consigliere Carlo Ghiozzi, dopo aver ringraziato sindaco e uffici per le risposte fornite, prima di andare avanti sottolinea che l’amministrazione non ha responsabilità sulla questione; quindi punta il dito su quelli che, a suo dire, sono i nodi irrisolti di questa storia. Partendo dalle indagini della Guardia di Finanza chiede se siano o meno concluse ? In caso di indagini ancora in corso avrebbe fatto presentare una interpellanza parlamentare per conoscerne l’esito. Poi, altro nodo dolente è se queste persone, pur indagate, hanno usufruito dei bonus covid e hanno avuto assegnati alloggi popolari, ovvero se hanno ottenuto dei vantaggi da questo “raggiro”. Inoltre il consigliere chiede al Comune, nel caso ci siano delle condanne, di costituirsi come parte civile perché leso nei suoi interessi e immagine.
Il Sindaco non si tira indietro e risponde chiaramente che le indagini sono ancora in corso e l’amministrazione sta collaborando con la Guardia di Finanza. Le persone coinvolte non hanno ricevuto vantaggi, ma hanno beneficiato del solo permesso di soggiorno. Ad eccezione degli ultimi bonus pasto covid, per cui la GdF sta ancora indagando.
Di seguito il link al video caricato sulla pagina YouTube del Comune di Livorno
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