Vergognoso attacco ad un collega
Spesso, troppo spesso, i giornalisti finiscono nel mirino di chi la libertà di stampa e di espressione manco sa cosa sia; situazioni nelle quali i giornalisti vengono aggrediti, insultati, minacciati o fatti oggetto di striscioni pesanti sono, purtroppo, all’ordine del giorno. Ieri, vittima di una aggressione, con annesse minacce di “buttarti nei fossi”, è stato uno stimato collega de “Il Tirreno”, che stava semplicemente facendo il proprio lavoro a seguito di un presidio davanti a Palazzo Rosciano della “Associazione per la tutela e la conservazione delle tradizioni marinare e del porto Mediceo”.
Il collega stava semplicemente ascoltando e raccogliendo le impressioni dei rappresentanti dei circoli il cosiddetto “popolo delle barchette”, quando è stato aggredito da un individuo che stava assistendo alla conversazione, il quale si è addirittura spacciato per “poliziotto”, costringendo il collega ad identificarsi.
Un comportamento che, per dirla alla siciliana, “non ha dove arrivare” e deve far arrossire, ma proprio tanto, chi lo ha messo in scena.
La redazione di tutto “L’Osservatore” si stringe attorno al collega esprimendogli la piena e totale solidarietà per il vergognoso assalto a cui è stato sottoposto.
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