Oggi Draghi ha incontrato i rappresentanti di regioni, sindacati e imprese
Oggi è, di fatto, partito il dialogo tra Draghi e le parti sociali: il prossimo Presidente del Consiglio ha infatti incontrato i rappresentanti di regioni, sindacati ed imprese.
Centrale, per tutte le categorie, il tema della difesa del lavoro, accompagnato da una riforma degli ammortizzatori sociali, dal rilancio delle politiche attive e da ingenti investimenti per creare occupazione.
È stato un primo appuntamento di “ascolto”, ma sono stati messi sul tavolo i temi più urgenti, a partire proprio dal lavoro.
Il presidente dell’ Abi Antonio Patuanelli, ha precisato:
“Le banche sono preoccupate, a Draghi abbiamo chiesto che gli aiuti alle imprese non siano interrotti subito, e questo per dare alle imprese il tempo di pagare i debiti contratti durante la pandemia”.
A termine delle consultazioni il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e le province autonome hanno detto di avere chiesto a Draghi:
“Un incontro urgente sul piano Ripresa e Resilenza. Serve la più concertata e condivisa collaborazione”.
Per le organizzazioni sindacali, invece, il primo punto è prorogare lo stop ai licenziamenti oltre il 31 marzo ed anche la cig Covid.
Confindustria sollecita, invece, la necessità di riformare gli ammortizzatori sociali e maggiore attenzione alla produzione.
Inoltre auspica la riforma della Pubblica Amministrazione, quella fiscale, snellendo e semplificando il sistema, ed anche quella della giustizia, in quanto i “tempi lunghi scoraggiano le attività d’impresa”.
Per le associazioni di categoria, la prima necessità è garantire il sostegno alle attività chiuse o comunque danneggiate dalle misure restrittive anti-Covid, con ristori veloci e adeguati alle perdite.
Fondamentali, per i sindacati, anche il piano di vaccinazione, la salute e le riforma fiscale, che rispetti il principio della progressività, quella delle pensioni, sia flessibile in uscita, superando la legge Fornero, e quella della Pa.
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