Il problema non è legato al personale sanitario, ma all’organizzazione data dai vertici
Livorno, 4 febbraio 2021 – E’ giunta alla nostra redazione una segnalazione di una lettrice che ci ha molto colpiti; incuriositi abbiamo raggiunto la persona per farci spiegare l’accaduto.
Può raccontarci quanto avvenuto ?
“Devo prima premettere che la mia critica è molto articolata… non voglio sensazionalismi. La “contestazione” investe un sistema ormai consolidato, nel quale si ripetono sempre gli stessi errori. Il problema risiede, secondo me, nei vertici e nell’organizzazione dei servizi. Infatti il personale sanitario, in particolare gli operatori della SVS e delle OSS, è stato sempre professionale e gentile.”
Fatte queste doverose premesse, vuol raccontare ai nostri lettori l’episodio ?
“Mia madre, una donna disabile mentale al 100%, con frattura al femore, è stata operata e dimessa senza alcuna assistenza domiciliare; il dottore affermò che avrebbe subito camminato, non considerando che, essendo affetta da sindrome di Parkinson, si muoveva male già prima della frattura e che avrebbe dovuto deambulare in scarico, ma sul certificato di dimissione tale indicazione non era stata riportata. Poi, al momento del rilascio, è stata portata a casa e “scaricata” sul letto con le sbarre … L’ironia di tutta questa situazione è che i medici mi aveva garantito che le sbarre non sarebbero servite.”
Vuol aggiungere altro?
“Tornando al discorso della gestione organizzativa, mia madre è stata dimessa senza che io fossi avvertita. Ne sono stata messa a conoscenza per caso, grazie ad una mia chiamata al reparto nel quale mia madre era ricoverata. Inoltre ho notato che tra il reparto di ortopedia e quello di fisioterapia ci sono pochi collegamenti e scambi di informazioni, anche da questo punto di vista occorre lavorare per cambiare in meglio l’organizzazione”
Chi scrive ha vissuto un’esperienza molto simile a quella della nostra lettrice, accaduta alla madre; per esperienza diretta, molte, troppe, cose vengono direttamente scaricate sulle spalle dei familiari … sempre che il paziente ne abbia.
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