Gli amaranto confermano la loro anemia offensiva
Doveva essere la partita del decollo verso la salvezza, quella di oggi pomeriggio contro il Piacenza, ed invece rischia di diventare l’inizio della fine. Dopo le belle prestazioni delle ultime tre partte, con il gustoso contorno di quattro punti, gli amaranto fanno un brusco passo indietro dal punto di vista del gioco e vengono sconfitti in casa dal Piacenza, autentica bestia nera degli amaranto in questo campionato. Pensate che in totale i biancorossi emiliani hanno vinto, in tutto il torneo, appena quattro partite, due dei quali contro gli amaranto. Per Dal Canto è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di Lecco, e l’ennesima dimostrazione che l’organico a disposizione modesto era prima del mercato e tale rimane anche dopo la chiusura delle trattative. Se poi ci si mette anche Stancampiano, non irreprensibile in occasione della rete decisiva di Simonetti, e l’assoluta mancanza di reazione dopo il gol subito, il quadro a tinte fosche è bello che dipinto.
Nuovi acquisti
C’era grande attesa per vedere all’opera i nuovi acquisti, tutti schierati, o dall’inizio o in corso d’opera dal tecnico amaranto. Beh, il giudizio non è certo lusinghiero; Blondett si è confermato arcigno ed affidabile difensore centrale, ha sfiorato anche la rete nella prima frazione, mentre hanno deluso Castellano, buona tecnica ma poco incisivo, e Dubickas, mai nel vivo dell’azione quando spedito in campo, che ha sulla coscienza un gol già fatto divorato nel recupero. Un discorso a parte lo meritano Mazzarani, evidentemente affaticato per i due impegni in pochi giorni, troppo per uno a digiuno di partite ufficiali da luglio, e Buglio che ha giocato troppo poco per poter essere giudicato. E siccome quando piove, spesso diluvia, c’è da aggiungere l’infortunio muscolare di Evan’s che pure aveva iniziato la partita con buon piglio. Del resto anche l’esterno francese in questo campionato aveva giocato con il contagocce.
Le punte
Anche dopo il mercato, gli amaranto hanno confermato il loro più grave difetto, la preoccupante anemia offensiva; per la seconda gara di fila lo score è rimasto impietosamente bianco,e non è certo una novità. La sterilità offensiva è ben raccontata dalle cifre: appena 5 reti nelle ultime 11 partite. Ciò nonostante non si è riusciti a vestire di amaranto una punta degna di tal nome. Adesso la speranza è che il carneade Bueno, il centravanti uruguagio in prova, sia davvero tale.
Futuro grigio scuro
Adesso inutile negarlo, il timore di retrocedere è davvero tanto; più che sperare nella salvezza diretta, adesso distante ben 6 lunghezze, c’è da guardarsi le spalle: l’ultimo posto che vale, si fa per dire, la retrocessione in Serie D, occupato dalla Lucchese, è distante un solo punticino, e meno male che i rossoneri sono stati sconfitti dal Grosseto.
Il tabellino
Livorno (3-5-1-1): Stancampiano; Marie-Sainte, Sosa, Blondett; Parisi, Bussaglia (25’st Buglio), Castellano, Haoudi, Evan’s (28 ‘pt Pallecchi); Mazzarani; Canessa (25’st Dubisckas). In panchina: Matysiak, Neri, Deverlan, Nunziatini, Caia, Allenatore: Alessandro Dal Canto
Piacenza(3-5-2): Libertazzi; Marchi, Battistini, Martimbianco; Simonetti, Corbari, Suljic, Galazzi (20′ st Pedone), Visconti (29’st Lamesta); Gonzi, De Respinis (1’st Maio, 42’st Babbi). In panchina: Stucchi, Cannistrà, Renolfi, Daniello, Tafa, Miceli, Scorza, Palma. Allenatore: Cristiano Scazzola
Arbitro: Scatena di Avezzano (Andulajevic-Di Maio)
Ammoniti: Ammoniti: Suljic, Gonzi (P), Parisi, Maris-Sainte (L)
Rete: 23′ st Simonetti
Le parole di mister Dal Canto
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