Il Comune di Collesalvetti non ascolta le minoranze mentre a Livorno fanno escono con un atto condiviso da tutti. Di seguito il comunicato della Sinistra di Collesalvetti
Il comune di Livorno ha approvato pochi giorni fa un documento di intenti sulla gestione della questione legata alla raffineria di stagno, questo documento di sintesi è stato il frutto di una mediazione sul documento presentato dalle sinistre a cui con immenso piacere abbiamo partecipato.
L’atto impegna il sindaco e la giunta ad attuare tutte quelle azioni politiche dirette verso una vera riconversione ambientale, una transizione energetica, la bonifica la gestione e sicurezza dei territori.
Ma nel Comune di Collesalvetti dove vi sono solo geni, …
…non si è sentito minimamente la necessita di interloquire con forze presenti sul territorio per un sano confronto.
A Collesalvetti si ritiene di essere talmente capaci da non confrontarsi. I numeri ricordiamolo, ci dicono che fuori dal Consiglio comunale vi è la vera maggioranza dei cittadini che non hanno votato nessuno dei presenti.
A memoria non ricordiamo nessun Sindaco di Collesalvetti che abbia tenuto simili atteggiamenti con le minoranze, anche se non presenti nel CC. Vediamo il nostro comune sempre a ruota dietro Livorno, è il sindaco Salvetti che parla così come avvenuto nel corso di una riunione tenutasi a STAGNO.
Abbiamo sempre sostenuto che proteggere l’ambiente non significa bloccare investimenti ed infrastrutture, …
…ma vada nella direzione giusta per contrastare i cambiamenti climatici e ridefinire i principi dell’economia attraverso un modello nuovo di sviluppo improntato sulla circolarità e ad un futuro sostenibile. Lo abbiamo detto a chiare lettere con una mozione presentata in consiglio regionale nel giugno 2020 dove chiedevano l’annullamento dei protocolli di intesa fra Eni-Regione Alia contrari ad un’economia circolare. Mozione, ricordiamolo, che il PD in regione ha bocciato.
Da alcuni interventi nel consiglio comunale del 29 gennaio ci sembra tuttavia non esserci ancora una piena convinzione sulla necessità delle bonifiche. Ci preme sottolineare che proprio l’ex governatore della Toscana Enrico Rossi qualche mese fa ha chiesto al governo nazionale di focalizzare l’attenzione sui siti SIN della regione e soprattutto su Livorno riguardo la questione delle bonifiche dei siti inquinati, chiedendo di procedere ai necessari iter di risanamento. Su tale questione è stato creato perfino un gruppo di lavoro con la partecipazione fra gli altri del comune di Collesalvetti, con l’obiettivo di seguire lo stato di avanzamento delle bonifiche e approfondire l’aspetto sanitario legato alla popolazione e della zona.
Ricordiamo come le forze di maggioranza abbiamo apprezzato le sollecitazioni del presidente Rossi perché importanti nell’aiutare l’area di Livorno-Collesalvetti ad uscire dalle difficoltà economiche ed occupazionali. Quindi le bonifiche erano viste in termini positivi. Era il 10 luglio del 2020, pochi mesi prima delle elezioni regionali!
È proprio il Governo che deve e può garantire OCCUPAZIONE e SALUTE pubblica con lo stesso ordine di importanza e priorità. Questo noi lo abbiamo sempre chiesto
Si è sentito parlare di bonifiche in atto delle falde acquifere a Stagno. Crediamo che anche su questo punto si debba necessariamente fare chiarezza, ritenendo che la trasparenza sia anche fornire informazioni corrette alla cittadinanza. Chiediamo pertanto cosa si intenda per bonifica di acque di falda e se si è in possesso di dati diversi da quelli ministeriali aggiornati a Febbraio 2020 per i quali le bonifiche delle acqua di falda per il SIN di livorno sono pari a zero in termini di progetti sia approvati che conclusi
Abbiamo ascoltato come ci si ritenga pienamente soddisfatti della relazione Arpat, sui funzionamenti e sulle normative delle centraline ma, non ha dato nessuna rassicurazione che tutto sia stato fatto per la tutela della salute.
Del resto come si può vedere anche sul sito di Medicina Democratica la stessa Arpat …
…con lettera del giugno 2018 dichiara di non aver indagato con la dovuta attenzione nel tempo. Ma anche nella commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo rifiuti della XVII legislatura Doc XXIII N 49 dove si indaga sugli incendi REA e LONZI metalli si DICHIARA CHE I CONTROLLI SONO DEL TUTTO CARENTI e si cita un modo singolare di procedere di Arpat che non aveva trovato irregolarità se non di natura formale senza approfondire e verificare altre zone che avrebbero senza dubbio rilevato la presenza di reali rischi
Riguardo all’affermazione che ci sono 1000 dipendenti a rischio e le bonifiche non si POSSONO,…
… rispondiamo che i dipendenti che ENI cita in ogni suo riferimento sono poco più di 400 e sono quelli cui si fa testo per i nuovi impianti, alle mille unità ci si arriva con l’indotto, proprio con quei lavoratori poco considerati visto che si chiede il confronto solo con CGIL CiSL, UIL e non con USB che invece rappresenta proprio la maggioranza di questi lavoratori.
Abbiamo sempre sostenuto che esiste un problema ambientale di cui Eni con altri é responsabile. I nostri NO sono sempre stati motivati da scelte migliori quelle scelte che oggi vediamo essere condivise
Ci auguriamo che si sia finalmente capito che non c’è un mondo di ieri a cui far riferimento ma un mondo di domani da raggiungere convintamente per il bene delle generazioni future
La Sinistra di Collesalvetti
Luca Chiappe
Stay Tuned
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