Giani: “La pandemia non ci ha fermati, abbiamo continuato a investire in tecnologie informatiche e sanitarie, per affrontare al meglio le sfide del presente e del futuro”
Ammontano a 280 milioni di euro gli investimenti della Toscana, aggiudicati nel 2020 per l’innovazione tecnologica delle attività delle Aziende sanitarie, tramite gare gestite dalle varie strutture del dipartimento di Acquisizione beni e servizi di Estar, l’Ente per il supporto tecnico amministrativo regionale.
Si tratta di investimenti contrattualizzati e utilizzabili dal 2021 e negli anni successivi.
I contratti aggiudicati vanno ad aggiungersi a quelli tuttora in vigore e a quelli che potranno essere messi a gara sulla base delle attività programmate, al fine di garantire il continuo rinnovamento del parco tecnologico e informatico in ambito sanitario.
A titolo esemplificativo, nel secondo semestre 2020 sono stati aggiudicati quasi 38 milioni di euro, nell’ambito di tre gare fra le ultime più significative per il rinnovo tecnologico e informatico del Sistema Sanitario Regionale: un periodo che coincide con l’esplosione della pandemia da Covid 19 e le relative misure restrittive, culminate nel lockdown nazionale, varato dal Governo, decretando l’emergenza sanitaria per l’intero Paese.
“La pandemia non ci ha fermati, abbiamo continuato a investire in tecnologie informatiche e sanitarie, per affrontare al meglio le sfide del presente e del futuro
– commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -.
Continueremo a sviluppare e a promuovere ogni forma di innovazione, che favorisca la qualità dei servizi erogati, la rapidità della presa in carico dell’organizzazione sanitaria, l’appropriatezza della cura e dell’assistenza. La salute e il benessere dei nostri cittadini sono fra le nostre priorità”.
“Nonostante l’emergenza sanitaria e il periodo complesso e difficile, che ne è conseguito – aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini – abbiamo continuato a lavorare anche su altri fronti della nostra sanità e investito in nuove tecnologie, per mantenere il nostro sistema sanitario al passo con i tempi che viviamo e per essere anche pronti ad affrontare le sfide del futuro in termini di diagnosi precoci, medicina personalizzata, promozione della salute, terapie e cure adeguate alle necessità dei nostri cittadini, e di conseguenza della nostra intera comunità. Abbiamo, quindi, tenuto conto delle varie esigenze delle nostre Aziende sanitarie, ponendo al centro del nostro sistema sanitario la persona, che ha sempre la priorità, ma anche la qualità delle competenze, la sicurezza degli operatori, l’innovazione tecnologica e organizzativa, per rispondere in maniera rapida, puntuale ed efficiente, ai bisogni di salute dei pazienti”.
Di seguito il dettaglio delle ultime tre gare sopra riportate e realizzate nel secondo semestre 2020.
Nello specifico, i 37,94 milioni di euro complessivi stanziati sono così suddivisi:
16,2 milioni nell’ambito della gara sulle piattaforme robotiche per l’ortopedia protesica.
La procedura ha consentito di contrattualizzare un accordo quadro regionale, mettendo a disposizione piattaforme robotiche, che rappresentano un’elevata tecnologia chirurgica (sia per il ginocchio che per l’anca), migliorando così la precisione degli interventi chirurgici con conseguente riduzione dei tempi di convalescenza e di riabilitazione del paziente e risparmio sui costi di degenza.
6,74 milioni per l’acquisizione di sistemi angiografici monoplanari.
In questo caso, l’accordo quadro regionale prevede un sistema angiografico monoplanare, utilizzabile nell’ambito di tutte le metodiche diagnostiche e interventistiche con modulti tali (Hd e Sw) da poter assicurare una maggiore flessibilità nella sua configurazione finale a seconda delle esigenze delle Aziende sanitarie. In particolare, sulla base delle configurazioni (Hd e Sw) scelte, potrà essere utilizzato per l’esecuzione di esami sia vascolari periferici che cardiologici.
15 milioni per l’acquisizione del nuovo sistema informativo per la gestione dei laboratori di analisi da parte delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, di Ispro e della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio.
Questa aggiudicazione costituisce il presupposto indispensabile per la costituzione di un Laboratorio unico regionale, divenuto una necessità, soprattutto dopo la fusione delle 12 Aziende sanitarie originarie nelle 3 attuali macro-aziende territoriali, cui si aggiungono le 4 Aziende ospedaliero-universitarie (Careggi, Meyer, Pisana, Senese) e le 2 Aziende speciali (Ispro, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio). La soluzione aggiudicata consentirà la gestione informatizzata dei Laboratori di analisi, inclusa la rete dei laboratori, e i punti prelievo della Regione Toscana (Lis), con l’intento di ottenere un Laboratorio unico regionale, cioè un unico sistema gestionale per le attività svolte in sedi distinte.
La soluzione dovrà essere fruibile da tutte le postazioni di lavoro, indicate dal committente sul territorio regionale, integrandosi con i reparti, centri prelievi, distretti, point of care (poct, punti di cura), esterni ed interni agli ospedali, anagrafe, cup, screening oncologici e neonatali, archivio digitale, controllo di gestione e altri software-interfacciamento del Lis, e con gli strumenti di laboratorio attualmente in uso, e successivamente con le nuove strumentazioni, garantendo così la massima interoperabilità. La nuova soluzione software unificata ha tra gli obiettivi prioritari il miglioramento della capacità produttiva delle strutture utilizzatrici, il miglioramento della capacità di controllo dell’appropriatezza delle richieste, la riduzione del rischio clinico, un adeguato supporto all’adozione di soluzioni affidabili di Disaster recovery e continuità operativa, elevate performance in termini di funzionalità e velocità di accesso ai dati.
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