Gli amaranto sprofondano al penultimo posto
Si sapeva che la prima gara del nuovo anno, contro la Pro Patria, sarebbe stata, per il Livorno, di quelle ostiche e, come ampiamente prevedibile, tale si è rivelata. Gli amaranto, infatti, iniziano il 2021 come avevano terminato quello precedente, con una sconfitta. Allora a Como, oggi contro i bustocchi. Ai quali è bastato il minimo sindacale per portare a casa i tre punti, cogliendo così il terzo successo nelle ultime quattro partite. Il Livorno ha offerto la solita prova tutto cuore, ma ha pagato la ristrettezza della rosa attuale, decapitata dai saluti di Agazzi, Marsura, Porcino e Murilo, quest’ultimo già accasatosi alla Viterbese. I problemi, i grossi problemi, nei quali naviga la fragile piroga amaranto sono ben testimoniati dalla panchina di oggi: a disposizione di Alessandro Dal Canto c’erano soltanto sette elementi, ben sei dei quali nati nel nuovo millennio ed il settimo, Canessa, del ’99. Il bello è che a questi ragazzi poco o nulla si può rimproverare, ci mettono tutto il cuore e la grinta possibile, ma devono arrendersi per manifesta inferiorità, stavolta alle reti di Spizzichino e Palmer.
Anemia offensiva
Del resto, in questo gioco, se non segni diventi difficile portare a casa punti ed il Livorno lo ha fatto soltanto in due delle ultime sette partite, a Vercelli e nel derby contro la Lucchese. Anche oggi la coppia offensiva scelta, obtorto collo, da Dal Canto, quella composta da Mazzeo e Braken, ha fatto scena muta o quasi, tanto da far rimpiangere, pensa te, uno come Murilo. Questo è il principale problema da risolvere per gli amaranto; inutile negarlo, serve una punta dal gol sempre in canna, e serve in fretta.
Il tempo è finito
Ed allora qua entra in ballo la società; vero che ci sono stati problemi infiniti, la maggior parte dei quali imputabili all’ineffabile gruppo Carrano, ma adesso non è più il tempo delle chiacchiere, servono investimenti per salvare almeno la categoria, perchè, inutile negarlo, con questa squadra le possibilità di sprofondare nell’inferno dei dilettanti ci sono, e sono tante, basta vedere la classifica nella quale il Livorno è penultimo, con un solo punto di vantaggio sulla Lucchese, che però vive un momento, oggi ha pareggiato a Lecco, ben migliore di quello amaranto. Adesso che il gruppo Carrano è, finalmente, uscito di scena, tocca ai soci rimasti darsi da fare per risolvere i problemi, in primis quello della fideiussione, la cui mancata sostituzione sta bloccando il mercato di gennaio, nonostante gli sforzi del direttore sportivo Rubino. Insomma, a Spinelli ed Aimo il ringraziamento per aver evitato la cancellazione dal campionato, ma anche la preghiera di sistemare la questione, per cercare di salvare la categoria, obiettivo minimo, o massimo viste tutte le traversie, del proseguo di stagione.
Il tabellino
Livorno – Pro Patria 0-2 (0-1)
Livorno 3-5-2: Stancampiano; Deverlan (18′ st Pallecchi), Marie-Sainte, Sosa; Parisi, Morelli, Piccoli (34′ st Nunziatini), Haoudi, Gemignani; Mazzeo (31′ st Canessa), Braken. A disp.: Matysiak, Neri, Pecchia, Caia. All.: Dal Canto
Pro Patria 3-5-2: Greco; Gatti, Lombardoni, Boffelli; Cottarelli, Spizzichino, Fietta (20′ pt Bertoni), Nicco (31′ st Brignoli), Pizzul; Parker (31′ st Le Noci), Kolaj (31′ st Castelli). A disp.: Mangano, Compagnoni, Saporetti, Molinari, Piran, Ferri, Pisan, Vaghi. All.: Javorcic
Arbitro: Centi di Viterbo
Ammoniti: Parker (PP), Piccoli (L), Bertoni (PP), Morelli (L), Mazzeo (L), Haoudi (L)
Reti: Spizzichino al 19′ pt; Parker al 14′ st