Verranno ridisegnate tutte le cariche della società amaranto
C’è una società nella quale chi detiene il 10 % delle quote è il maggior finanziatore, per non dire l’unico. Direte voi, è impossibile, si tratta di una anomalia alla quale non si può credere. No, amici cari, queste cose succedono a Livorno, dove il salvataggio della società di una decina di giorni fa è stato dovuto esclusivamente al fatto che Spinelli – appunto detentore del 10 % delle quote – ha aperto il portafoglio. Versamento sui conti correnti del sodalizio amaranto che ha fatto tirare un gran bel sospiro di sollievo, almeno fino a febbraio.
Scenari
Uno scenario kafkiano, che deve però essere chiarito quanto prima. Già dalla prossima assemblea dei soci, in programma per domani. Sarà in quella occasione che dovrà essere riscritto l’organigramma societario, a partire dalla carica di presidente, per la quale rimane in corsa il dimissionario Giorgio Heller, l’unico dei dirigenti portati dal gruppo Carrano ad avere ancora qualche speranza di restare in sella. A suo favore parla il fatto che si sia prontamente dissociato da Carrano stesso nel momento in cui l’imprenditore campano si è reso uccel di bosco, ed anche che abbia comunque aperto il portafoglio per saldare alcune pendenze della società. Molto, però, dipenderà dai nuovi equilibri che andranno a crearsi domani.
Situazione
La soluzione più logica sarebbe che chi mette i soldi, Spinelli, riprenda il timone in mano, conducendo la fragile piroga amaranto fino al termine della stagione, per poi magari cederla a imprenditori più solidi di quelli attuali. C’è un però, il Commendatore di tornare ad occuparsi a pieno titolo del sodalizio amaranto ne ha zero voglia. Ed allora che può accadere? Premesso che Aimo, il primo a rendersi conto che quelle di Carrano erano solo vuote parole, non ha la forza economica per diventare il maggior azionista, e lo ha sempre detto, e che lo stesso vale per Sicrea, con suo 34 %, l’unico scenario possibile è quello di un asse tra Navarra, con Ferretti a ruota, e Spinelli. Non semplice, per i recenti dissidi tra i due imprenditori, ma, ribadiamo anche l’unico possibile; ed allora, la speranza è che i due, domani, riescano a smussare i tanti angoli che li separano ed a costruire un’alleanza che garantisca, una volta per sempre, il futuro del Livorno Calcio.
Stay Tuned
Per leggere i nostri articoli vai sulla nostra pagina Facebook oppure sul nostro giornale on line e anche sul nostro canale Telegram