La notizia dell’incidente si era appresa da un post sulla pagina Facebook di USB
Livorno, 23 dicembre 2020 – il 21 dicembre avevamo pubblicato la notizia di un rider investito, riportando il comunicato presente sulla pagina Facebook di USB. Nel post veniva chiesto di affrontare l’argomento delle tutele di questi lavoratori sfruttati dalle multinazionali del delivery, così abbiamo colto l’occasione per intervistare la vittima dell’incidente e saperne di più sul mondo dei rider
Cosa ha pensato subito dopo l’incidente?
“Non può essere successo proprio a me! Pensavo … speravo fosse uno scherzo; come ho messo a fuoco cosa era realmente accaduto ho avvisato l’azienda di aver fatto un incidente ragion per cui non potevo effettuare la consegna. Subito dopo ho avvisato i parenti, la mia ragazza e gli amici più cari di non avere particolari problemi pur avendo fatto un incidente”
Perché ha dovuto avvisare per la mancata consegna?
“Ho dovuto informare la mia ditta non della mancata consegna ma del mancato ritiro; in realtà stavo andando a ritirare l’ordine da consegnare. Dall’altra parte c’era un cliente, che aveva fatto chiesto una consegna a domicilio; avvisando l’azienda dell’incidente, chi segue lo smistamento degli ordini, avrebbe assegnato la consegna ad un altro corriere dopo averla tolto a me; – il ragazzocon questa dichiarazione dimostra una grande professionalità – così l’azienda non sarebbe rimasta svantaggiata da questo imprevisto sul lavoro.”
Nel caso tu rimanga fermo a casa sei coperto dall’assicurazione?
“In questo caso sono coperto dall’INAIL e da una mia assicurazione privata. L’azienda ha subito provveduto ad attivare la copertura INAIL e lo stesso ho fatto io. L’azienda per 7 giorni mi ha chiuso il calendario per farmi riprendere dall’infortunio, come da prassi in questi casi. Anche volendo non potrei effettuare le consegne”
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