Pressing sui dirigenti nominati da Carrano affinchè si dimettano, ma si può sperare
La tanto attesa svolta è finalmente arrivata, in zona più che Cesarini, ma è arrivata; la notizia, e che notizia, di oggi è che, grazie alla preziosa opera di Silvio Aimo, una figura lontana dai riflettori ma determinante in questi ultimi gironi, si è dimesso l’intero CdA della società amaranto, condicio sine qua non posta da Spinelli per aprire il portafoglio ed ottemperare alle scadenze di domani.
Adesso, per rendere felice al 100 % il Commendatore, mancano le dimissioni dei 5 dirigenti nominati dal gruppo Carrano, a partire dal Direttore Generale Danilo Mariani. In questo senso è pressing asfissiante, manco fosse quello del mitico Milan di Arrigo Sacchi, verso i dirigenti affinchè rassegnino le dimissioni.
Carrano
A proposito dell’ineffabile Carrano, il principale responsabile di questa assurda situazione, oggi, nel CdA convocato in fretta e furia, ha pensato bene di non presentarsi, evidentemente pago degli improperi ricevuti nel Consiglio di ieri.
Un atteggiamento francamente inspiegabile; come può un dirigente spingere per un aumento di capitale di tre milioni di euro, come risulta dalla delibera, pubblica, del consiglio di amministrazione di qualche giorno fa e poi, al momento di bonificare il dovuto, si renda uccel di bosco, tenendo in ostaggio, ed in fibrillazione, non solo la società amaranto, ma una città intera.
Futuro
Ma che accadrà domani, che poi è ciò che più interessa ai tifosi amaranto ? Se ieri le prospettive erano più buie di una notte senza luna, adesso c’è da essere moderatamente ottimisti; l’impressione è che alla fine a tirar fuori le castagne dal fuoco, e qualche centinaia di migliaia di euro, sarà Aldo Spinelli, che magari non rientrerà in società, ma al quale, se così andrà, la città intera dovrà, obtorto collo, essere riconoscente.