Livorno, a Grosseto finisce con una beffa
Gli amaranto vanno ko nel finale

C’è un famoso detto che recita “Agli zoppi, pedate negli stinchi”; beh è la perfetta fotografia del momento attuale del Livorno Calcio. Al termine di una settimana a dir poco tribolata per le ormai note, ed ancor più tristi, vicende societarie, con il mancato pagamento della seconda tranche degli stipendi, a dare una “pedata negli stinchi” agli amaranto ci si mette anche il tappeto verde. Quello dello “Zecchini”, lo stadio del Grosseto. Già perchè in terra maremmana Agazzi al rientro, e soci giocano una buona, a tratti ottima, partita ma alla fine devono salire sul torpedone senza niente in mano.
La beffa finale
Togliamoci subito il dente che fa male, minuto 93, da almeno 10′ gli amaranto sono padroni del campo, con il Grosseto costretto sulla propria tre quarti, se non nella propria area; pochi secondi prima Di Gennaro, di testa, ha sfiorato il meritato vantaggio, sembra l’episodio che sancisce il risultato ad occhiali ed invece il peggio deve ancora venire. Sull’azione susseguente, la difesa amaranto si fa trovare fuori posizione, Galligani impazza nel cuore della retroguardia labronica, terrorizzata dalla paura di commettere un fallo da rigore, il nuovo entrato assiste Sicurella ed il centrocampista di Magrini, uno che la maglia del Livorno l’ha indossata, così come il suo vice Stefani, infila imparabilmente Stancampiano. Neanche il tempo di mettere la palla al centro che l’arbitro Maranesi fischia la fine, sancendo la più beffarda delle beffe. Ed adesso, oltre alla situazione societaria, inizia a far paura anche la classifica, a maggior ragione tenendo conto dei punti, tanti, di penalizzazione che nelle prossime settimane intaccheranno la classifica degli amaranto.
La partita
Una beffa, appunto, perchè il Livorno ha giocato una buona partita, con Dal Canto che aveva optato per un cambio di modulo, passando ad un 4-4-2, con coppia offensiva composta da Mazzeo, libero di svariare su tutto il fronte d’attacco, e Murilo, e Parisi e Marsura proposti come esterni di centrocampo. E proprio Marsura ha sulla coscienza un clamoroso gol divorato al 32′ della prima frazione, ultimo lampo di una partita più fumo che arrosto. Un cambio di assetto che aveva sì tolto qualcosa alla fase offensiva, ma aveva di fatto sterilizzato le velleità offensive del Grosseto, pericoloso solo con una bella punizione di Russo, stampatosi sul palo al 10′ della prima frazione di gioco, fino al 93′ quando Sicurella ha realizzato l’unica rete del match.
Il Futuro
Questa è la seconda sconfitta di fila, adesso è il momento di tornare a far punti, onde evitare di precipitare in classifica considerando l’imminente penalizzazione. Anche se poco si può rimproverare ai calciatori, tenendo conto della situazione societaria. Ed allora, per concludere, una preghiera alla società, in tutte le sue componenti; la prossima settimana mettano in atto quell’aumento di capitale del quale da tanto si parla, in modo tale da regalare un briciolo di serenità alla squadra e, se non soprattutto, ad una tifoseria che non riesce proprio a comprendere quanto sta accadendo.
Il Tabellino
Grosseto (4-2-3-1): Barosi; Raimo, Cretella (1′ st Sicurella), Ciolli, Gorelli; Fratini (40′ st Simeoni), Moscati; Boccardi (65′ Galligani), Campeol, Russo (8′ st Kalaj); Sersanti. A disp. Antonino, Pierangioli, Manicone, Consonni, Pedrini, Kalaj, Bertoli, Scaffidi. All. Stefani.
Livorno: Stancampiano; Gemignani, Di Gennaro, Sosa, Porcino; Parisi, Piccoli, Agazzi, arsura (35′ Braken); Mazzeo, Murilo. A disp. Matysak, Marie Saint, Deverlan, Pecchia, Morelli, Haoudi, Pallecchi, Bussaglia, Canessa, Caia, Fremura. All. Dal Canto.
Note: serata fredda, campo in buone condizioni, pubblico assente a causa delle norme anti-covid; Ammoniti Sosa, Cretella, Agazzi
Rete: 93′ Sicurella
Arbitro: Maranesi di Ciampino.
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