I commercianti, preso atto delle misure disposte a favore delle categorie, esprimono perplessità sulla tenuta del tessuto commerciale del territorio
I commercianti, preso atto delle misure disposte a favore delle categorie, esprimono perplessità sulla tenuta del tessuto commerciale del territorio.
L’emergenza sanitaria, ed i provvedimenti emanati dall’esecutivo per cercare di limitare il contagio da Covid-19, sta mettendo a dura prova le varie attività commerciali della nostra città.
Lo dicono anche gli esponenti dei Ccn, i centri commerciali naturali della città, il cui presidente è Fabio Saller, nati per valorizzare i piccoli negozi e salvaguardare la vivibilità dei centri urbani, un modello utile contro la desertificazione che riguarda spesso intere aree.
A Livorno, spiega Massimo Andorlini, uno dei membri del direttivo: “Stiamo combattendo contro una progressiva desertificazione del centro, che comporta, ovviamente, un impoverimento economico”
I Ccn sono molto diffusi in Toscana, regione nella quale se ne contano oltre 50, di cui ben 12 a Livorno.
“La questione più urgente – precisa il presidente Saller – è riuscire a guardare oltre l’immediato bisogno, in una pianificazione che dia proporzionalità rispetto alle perdite subite”.
Roberto Tani e Stefania D’ Echabur, altri due membri del direttivo, manifestano preoccupazione per la demoralizzazione di molti negozianti. “Le saracinesche abbassate mal si accompagnano con la volontà di proseguire l’attività. In tanti stanno gettando la spugna”.
E se leggiamo le rilevazioni di Format Research per Confcommercio Toscana, si nota che 71% delle imprese del terziario (quasi 20.000 nella provincia di Livorno) non avrebbe superato un ulteriore blocco delle attività.
I ristori erogati a novembre sono stati una boccata di ossigeno, ma insufficienti per le necessità dei negozianti.
Nel mese di Ottobre il commercio ha segnato il passo, complici le prime misure di contenimento, ed i consumi sono crollati dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2019 (era -5,1% a settembre), un calo ancor più accentuati nei servizi, nel turismo e nei trasporti.
Ma il rallentamento dei consumi si aggraverà notevolmente nei prossimi mesi, con la filiera di abbigliamento e accessori duramente colpita in uno dei periodi di maggiori entrate.
A tale proposito, il presidente dei Ccn Fabio Saller, sottolinea due punti di richiesta nei confronti dell’ Amministrazione.
“Quello che chiediamo è un’azione forte nei confronti del Presidente della Regione Toscana affinché intervenga per far valere i dati regionali che, per sua stessa ammissione, non sono tali da collocare la Toscana in zona rossa.
Al Sindaco Salvetti, invece, rappresentiamo la situazione drammatica dei commercianti, e chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto permanente con i Ccn”.