La storia dal momento in cui è stato rilevato il ramo d’azienda a quando ne è stato dichiarato il fallimento
Livorno, 9 novembre 2020 – Per conoscere le ragioni del fallimento della “Nuova Londi” abbiamo raggiunto telefonicamente Sergio Zaru uno dei due soci della famosa azienda produttrice dei dolci tradizionali labronici, che andavano sulla tavola degli italiani durante le colazioni e le merende. Sergio è affaticato e ci spiega “ho contratto il covid non sto affatto bene”. Inizia così l’intervista per capire le ragioni della crisi dell’azienda.
“La Nuova Londi è nata nel 2010 quando Alessandro Londi decise di chiudere l’azienda omonima. Io e il mio socio, Fulvio Bais, decidemmo di rilevarla e investimmo tutti i nostri soldi e così salvammo il posto a 25 persone. Per 8 anni le cose sono andate benino, eravamo in pari con tutti i pagamenti”
Poi cosa è accaduto?
“Circa 3 anni fa scoppiò la grana dell’olio di palma, per soddisfare i clienti, si tratta della grande distribuzione, decidemmo di passare alla margarina, che purtroppo costava 4 volte di più. Dovemmo emettere un listino maggiorato e passarono circa 4 o 5 mesi prima che venisse accettato e questo fu il primo colpo, che subimmo. Durante quel periodo ci fu un drastico calo del fatturato. Poi la grande distribuzione accettò i nuovi prezzi e ripartimmo fino a quando ci fu una mossa speculativa e la margarina rincarò del 130%. Questo fu l’ennesimo duro colpo.”
Cosa accadde dopo?
“Avemmo delle difficoltà a pagare i conti sia dei fornitori sia dei dipendenti, che cominciarono a non credere più nell’azienda. Per cercare di risollevarci cercammo partner importanti e avevamo già pronto il piano di rilancio ma ….”
Che accadde?
“Mentre stavamo portando a termine una lunga trattativa i dipendenti pignorarono i conti dell’azienda per i mancati pagamenti dei loro stipendi. Con la società bloccata i partner interessati si tirarono indietro. Sarebbe stata difficile ma a maggio avremmo potuto consegnare 250.000 euro circa di ordini e questo ci avrebbe dato delle possibilità. Ma l’amarezza più grande….”
Sergio ha un attimo di pausa, forse per la malattia o per l’emozione, poi riprende e tira la sua bordata
“L’istanza di fallimento l’ha presentata Londi … non ha avuto pazienza di aspettare e ha dato il colpo finale all’azienda. Così sono andati a casa 15 dipendenti, che, a parte l’ultimo anno, avevano sempre riscosso.”
Tornasse indietro?
“Col senno di poi non saremmo mai passati alla margarina, ma dire di no alla grande distribuzione, mi creda, è davvero difficile”
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