Avanti di due reti, gli amaranto subiscono la rimonta dell’Alessandria
Se la trasferta nel vetusto “Moccagatta” doveva rappresentare il classico esame di laurea per le ambizioni amaranto, beh allora è bene che gli uomini di Dal Canto se ne tornino alle superiori, e si sciroppino un bel po’ di DAD. Non che gli amaranto abbiano giocato male, questo no, ma non è da squadre ambiziose perdere le partite in questo modo. Già perchè il Livorno, dopo aver subito nei primi minuti di gioco la veemenza dei grigi di casa, aveva preso le misure agli avversari, cui aveva fatto male, molto male, con ficcanti ripartenze, orchestrate perfettamente da Agazzi e Mazzeo. Proprio l’ex attaccante del Foggia, che pure si è divorato pochi minuti prima un gol incredibile, aveva fornito l’assist al giovane Pallecchi per la rete del 2-0, al 16′, 6 minuti dopo il vantaggio di Marsura. Sembrava l’uno-due perfetto per portare a casa tre punti di platino per il proseguo del campionato. Sembrava…, appunto, perchè cinque minuti dopo Blondett, classico ex di turno avendo, poco…, vestito l’amaranto nella stagione 2017/18, aveva ridotto lo svantaggio alessandrino con una zampata sottomisura. Approfittando anche del sonno della difesa amaranto, nella quale c’era l’esordio del nuovo arrivato Sosa.
3-1 sfiorato, poi la rimonta
Sembrava il classico incidente di percorso, tanto che Haoudi aveva sfiorato il 3-1 dopo un bel passaggio del solito Mazzeo. Il patatrac è arrivato nella ripresa, quando, probabilmente, il Livorno ha accusato le scorie del recupero giocato mercoledì scorso con la Juventus U23. Nella ripresa, infatti, il pallino del gioco è rimasto quasi sempre nelle mani dell’Alessandria che prima, al minuto 23, ha pareggiato con il neo entrato Mora, bel tiro al volo su cui Stancampiano nulla ha potuto, e poi ha capottato il risultato in pieno recupero, dopo che Dal Canto aveva fatto entrare Deverlan e Braken, cambiano assetto tattico, dal 4-3-2-1 iniziale ad un più coperto 3-5-2, che in fase di possesso si trasformava in un ancor più conservativo 5-3-2. A provocare il patatrac un fallo di Piccoli, tra l’altro espulso nell’occasione, con annesso calcio di rigore provocato, poi trasformato dal subentrato Eusepi, nonostante che Stancampiano avesse intuito la direzione del tiro dell’ex attaccante del Pisa. Insomma una sconfitta che fa male, tanto male, soprattutto per come è arrivata e impedisce il decollo degli amaranto che dopo i primi 16 minuti di gioco sembrava cosa fatta. Adesso non ci sono alternative, la truppa di Alessandro Dal Canto deve fare bottino pieno nelle prossime due partite casalinghe, con Giana Erminio, mercoledì alle 17,30, e Carrarese, sabato alle 20:45.
Il tabellino
Alessandria (3-5-2): Crisanto; Scognamiglio, Prestia, Blondett; Parodi (1’st Mora), Casarini, Gazzi (26’pt Sulic), Castellano (1’st Di Quinzio), Celia; Corazza (39’pt Eusepi), Arrighini (29’st Stijepovic). All.: Gregucci
Livorno(4-2-3-1): Stancampiano; Parisi, Di Gennaro, Sosa, Porcino (26’st Gemignani); Agazzi, Haoudi; Marsura (31’st Deverlan), Mazzeo (31’st Braken), Pallecchi (19’st Piccoli); Murilo.
All.: Dal Canto
Arbitro: Bitonti di Bologna
Marcatori: Marsura 10′ pt, Pallecchi 15′ pt, Blondett 21′ pt, Mora (A) 23’st, Eusepi su rigore al 46′ st
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