La società con sede a Lucca vendeva i DPI in tutta Italia compresa ESTAR Ente della regione Toscana
Livorno, 29 settembre 2020 – La Guardia di Finanza ha sequestrato una fornitura di mascherine non conformi FFP2, o equivalenti; i dispositivi di protezione erano venduti sia a privati che ad enti pubblici. Le mascherine venivano importate da una società di Lucca; l’azienda, al posto di una regolare certificazione CE, per importare e commercializzare questi prodotti, si avvaleva di un “voluntary certificate” .
In sostanza i certificati per i DPI, erano emessi da un ente polacco su richiesta del cliente; ma in realtà le mascherine non erano conformi alle procedure di valutazione comunitarie. Infatti l’ente che ha rilasciato la certificazione era sì un organismo europeo per il rilascio delle conformità, ma non abilitato per la certificazione di DPI. I militari della Guardia di Finanza hanno ricostruito le fasi con cui i prodotti venivano prima importati e poi venduti, o distribuiti. Tra i clienti figurava l’Estar, ente della Regione Toscana per l’ottimizzazione della spesa sanitaria e ad altre società private.
I baschi verdi hanno individuato così tutte le destinazioni dei DPI non conformi.
I Dispositivi di Protezione irregolari sono stati venduti su tutto il territorio nazionale, non solo in Toscana. Il responsabile è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per frode nelle forniture pubbliche e del commercio. Infatti avrebbe messo a repentaglio la salute di tutti coloro che hanno usato detti DPI. organismo europeo per il rilascio delle conformità, ma non abilitato per la certificazione di DPI. I militari della Guardia di Finanza hanno ricostruito le fasi con cui i prodotti venivano:
- prima importati e
- poi venduti /distribuiti.
Tra i clienti figurava l’Estar, ente della Regione Toscana per l’ottimizzazione della spesa sanitaria e ad altre società private; i baschi verdi hanno individuato così tutte le destinazioni dei DPI non conformi.
I Dispositivi di Protezione irregolari sono stati venduti su tutto il territorio nazionale non solo in Toscana. Il responsabile è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per frode nelle forniture pubbliche e del commercio. Infatti in questa maniera avrebbe messo a repentaglio la salute di tutti coloro che hanno usato detti DPI.
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