Piano industriale dell’indotto navale di Piombino, Netti: “Serve ridare spinta al porto”
Piano industriale dell’indotto navale di Piombino, Netti: “Serve ridare spinta al porto”.
Abbiamo incontrato Massimo Netti, amministratore delegato della Jobson Group Italia, azienda leader nel settore delle riparazioni navali, parlando dei corsi di aggiornamento in programma a Piombino, circa i nuovi percorsi operativi, in riferimento al piano industriale.
Dr. Netti, siamo ad uno step successivo dal Convegno a Piombino sul lavoro di indotto navale. Ci illustri i contenuti.
“Immersi oggi, nella lotta dei colori, delle contrapposizioni politiche, le nostre istituzioni cittadine hanno completamente dimenticato i bisogni principali di una comunità, ed i relativi problemi: Lavoro, Disoccupazione ed Economia cittadina.
Al riguardo, con meraviglia, dopo circa un mese e mezzo dal Convegno eseguito a Piombino, siamo stati chiamati dalle forze locali per ascoltarci e proporre di portare l’indotto di lavoro Navale a Piombino, siamo stati convocati, al riguardo, nuovamente dalle forze politiche locali di Piombino, ad un tavolo in cui erano presenti esponenti di spicco a livello locale e nazionale, tra cui gli onorevoli Picchi e Manfredi Potenti, entrambi leghisti.”
Qual era l’argomento?
“L’aggiornamento dei programmi lavoro in corso e percorsi operativi in atto con riferimento al piano Industriale presentato al Convegno, nonché le possibilità di operatività a breve tempo e le necessità di aiutare l’indotto portuale, cosi portando occupazione ed Economia alla città di Piombino ed al suo territorio”.
Un lavoro coeso e proteso nel fare concertazione a più livelli sinergici?
” Si, infatti è ammirevole la volontà e la caparbietà di tutti questi attori, nel tentativo di attrarre lavoro per il loro porto e la loro città”.
Un impegno che ha un nuovo step di confronto?
“I presenti al tavolo hanno confermato l’impregno per ridare vita alla città ed al suo territorio. A breve ci troveremo nuovamente, per raggiungere tutti assieme il punto stabilito: Lavoro -Porto -Economia per Piombino”.
In conclusione cosa sente di dire?
“Mi faccio una piccola riflessione: Noi Rip.Navali siamo di Livorno, lottiamo per il primo bacino Europeo smantellato nel silenzio dalla politica locale, lottiamo con una politica locale disinteressata alle nostre attività occupazionali.
Di fatto siamo un porto zoppo, ed una città con la più alta percentuale di disoccupazione e tanti giovani che scappano all’estero. E’ una cosa che non va bene ed alla quale bisogna trovare rimedio.”
Qual era l’argomento?
“L’aggiornamento dei programmi lavoro in corso e percorsi operativi in atto con riferimento al piano Industriale presentato al Convegno, nonché le possibilità di operatività a breve tempo e le necessità di aiutare l’indotto portuale ,cosi portando occupazione ed Economia alla città di Piombino ed al suo territorio”.
Un lavoro coeso e proteso nel fare concertazione a più livelli sinergici?
” Si, infatti è ammirevole la volontà e la caparbietà di tutti questi attori, nel tentativo di attrarre lavoro per il loro porto e la loro città”.
Un impegno che ha un nuovo step di confronto?
‘ I presenti al tavolo hanno confermato l’impregno per ridare vita alla città ed al suo territorio. A breve ci troveremo nuovamente, per raggiungere tutti assieme il punto stabilito: “Lavoro -Porto -Economia per Piombino”.
In conclusione cosa sente di dire?
“Mi faccio una piccola riflessione: Noi Rip.Navali siamo di Livorno, lottiamo per il primo bacino Europeo smantellato nel silenzio dalla politica locale, lottiamo con una politica locale disinteressata alle nostre attività occupazionali.
Di fatto siamo un porto zoppo, ed una città con la più alta percentuale di disoccupazione e tanti giovani che scappano all’estero. E’ una cosa che non va bene ed alla quale bisogna trovare rimedio.”