Il progetto Flora incrementa l’attività agricola locale
FLORA aromatica a Santa Luce distilla gli oli essenziali di lavanda e non solo. Il territorio di Santa Luce vanta un terreno fertile e ben predisposto alla coltivazione, non solo di grano e girasoli, ma anche di piante aromatiche e erbe officinali. In questo periodo, infatti, si è proceduto con la raccolta di molteplici tipologie di piante officinali (lavanda, lavandino, ma anche timo, salvia, origano, rosmarino e altre).
Il Progetto FLORA Aromatica Santa Luce, si propone il nobile scopo di incrementare l’attività agricola locale con l’introduzione della coltivazione, con tecniche agronomiche biologiche e biodinamiche, di piante aromatiche e erbe officinali di origine mediterranea, per essere destinate all’estrazione di pregiati oli essenziali puri al 100%.
Il progetto ha previsto un intenso percorso di numerose attività, condiviso tra 8 aziende agricole locali, per destinare circa 20 ettari di terreno agricolo alla coltivazione di specifiche varietà pluriennali, ben adattabili al territorio delle colline. Tali piante sono state destinate alla produzione di oli essenziali estratti per corrente di vapore dai fiori, utilizzando un distillatore specificamente progettato per questo scopo.
Particolare importanza ha avuto l’individuazione del “momento balsamico migliore” per raccogliere le piante da distillare ed ottenere pertanto la migliore qualità e resa delle piante. I Tecnici hanno individuato tale momento grazie all’impiego del distillatore utilizzato nel periodo di “maturazione delle piante”, attraverso numerose prove di distillazione.
Si è poi proceduto, nei giorni scorsi, alla raccolta delle piante e al successivo processo di ripulitura da insetti e da traccia di altre piante.
Il tempo necessario per estrarre la distillata, l’olio essenziale viene raccolto in dei contenitori appositi, viene pesato e identificato con il lotto del campo e agricoltore di provenienza, per passare all’analisi e allo stoccaggio.
Occorre sottolineare che i fiori di lavanda, timo e origano hanno una conservatività molto lunga; assicurando un buon margine di tempo tra la raccolta e la necessità di distillazione, assicurando in questo modo comodità di lavorazione, resa e qualità garantiti.
Le coltivazioni di tali specie in una prospettiva futura (post progetto), legata alla crescente domanda di materia prima, potrà rappresentare una risposta allo sviluppo dell’economia locale, sotto il profilo occupazionale e socio- economico e culturale
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