Intervista a Gianluigi Tealdo amministratore delegato di Ireos, società smaltimento rifiuti a Livorno, in area ex Rari
Intervista a Gianluigi Tealdo amministratore delegato di Ireos, società smaltimento rifiuti a Livorno, in area ex Rari.
Ecco la nostra intervista
Ireos è la società di smaltimento rifiuti che ha rilevato un ramo di azienda della società RARI, finita qualche tempo fa sotto sequestro giudiziario, con l’obbligo, tra gli altri, di assumerne gli ex dipendenti entro sei mesi dall’apertura.
Per conoscerla meglio, abbiamo intervistato l’amministratore delegato, il dottor Gianluigi Tealdo.
Dopo un periodo di forzata chiusura per l’emergenza covid-19 in che situazione si trova Ireos? La ripartenza era inizialmente prevista ad inizio 2020
“Riguardo la ripartenza, bisogna puntualizzare che era prevista per i mesi di febbraio – marzo. Un primo rallentamento si è avuto per motivi operativi, ed era fisiologico poterselo aspettare, poi ovviamente, e purtroppo, l’emergenza Covid ha creato ulteriori rallentamenti importanti, principalmente nelle attività di revamping impiantistico.
Un rallentamento causato anche dall’allungarsi dei tempi di dialogo risposta con gli Enti (tutti in Smart Working , loro e noi).
Non solo, durante il lockdown era problematico, per non dire impossibile, interfacciarsi con ditte lombarde.
Adesso stiamo ultimando tutte le procedure, nella speranza di ripartire quanto prima.”
Le attività lavorative come sono state pianificate?
“Abbiamo smontato il precedente impianto trattamento aria, di vecchia generazione , e stiamo completando la realizzazione di un altro molto più performante, atto al trattamento dei SOV a Carboni Attivi in rispondenza AIA e adeguamento BAT, ossia le migliori tecnologie a disposizione (dall’inglese Best Avaiable Tecnique).
La ditta cui abbiamo dato l’ordine per la realizzazione del nuovo impianto è di Livorno, ma a sua volta si rifornisce di materia prima e attrezzatura (tubazioni, lamiere, parti strumentali e meccaniche) da diverse ditte, tra cui alcune della Lombardia, il che ha ovviamente comportato alcuni ritardi.”
Il campionamento dei rifiuti è ultimato?
“Abbiamo campionato tutti i rifiuti trovati al nostro arrivo, rimasti giacenti a causa del sequestro giudiziario dell’impianto a RARI, seguendo un piano di campionamento approvato da ARPAT e Regione, a cui abbiamo inviato, successivamente, anche dettagliato programma di smaltimento.
Non appena approvato quest’ultimo, allontaneremo tutti i rifiuti e saremo pronti ad iniziare l’attività, secondo gli standard aziendali IREOS.”
Quali sono i clienti che conferiranno ad IREOS i rifiuti ? Sono del territorio toscano?
“I clienti che conferiranno i rifiuti sono principalmente del territorio.
Fornire direttamente il territorio significa incentivare i criteri di prossimità.
Così come per gli alimentari si vorrebbe mettere in pratica il principio del Km zero.
Purtroppo, nel periodo attuale sono costretti ad un turismo del rifiuto, invece è assolutamente necessario limitarne il trasporto e servirsi di impianti più vicini .”
A quando la ripresa delle attività di ritiro dei rifiuti?
“Dipendesse da noi, potremmo iniziare l’attività già a fine estate; purtroppo, però, temo che le relative autorizzazioni non arriveranno così presto.
Diciamo, realisticamente, che ripartire entro l’anno a questo punto sarebbe già un buon risultato. I
n attesa del via libera, abbiamo avviato una serie di analisi della falda acquifera, pre e post impianto, per valutare, di concerto con le istituzioni, future bonifiche, se necessarie.
Abbiamo proposto alla Regione Toscana l’approfondimento dei dati della falda sotterranea nel suo corso circostante ed esterna alla sede. Inoltre, abbiamo eseguito la manutenzione di tutti gli altri impianti.”
Per quanto riguarda la formazione del personale, la vostra società è autonoma o si serve all’esterno?
“IREOS cura in autonomia la formazione del personale, essendo, di fatto, anche un centro di formazione professionale.
La nostra società rilascia abilitazioni si occupa di corsi anche complessi, funzionali all’ottenimento di abilitazioni di diverso tipo, quali il patentino al trattamento dei gas tossici, dell’amianto e/o di altre sostanze chimiche e batteriologiche pericolose.”
Sembra di capire che questi 7 mesi sono stati, per voi, un periodo di solo spese?
“Esatto, sono stati mesi lunghi, nei quali abbiamo messo a bilancio soltanto spese.
Abbiamo, infatti, continuato a pagare le rate del concordato, e tutti i servizi di revamping, in particolare nonché la ditta incaricata della realizzazione del nuovo impianto aria.
E, Non solo, ci tengo a sottolinearlo, questi ultimi mesi, nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo continuato a pagare puntualmente gli stipendi al personale, assumendo i vecchi dipendenti come da obblighi contrattuali.”