Il Segretario del PC interviene a tutto campo sulle strumentalizzazioni politiche degli ultimi tempi
Livorno 1 agosto 2020 – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del segretario del PCI di Livorno che dice no alle strumentalizzazioni politiche degli ultimo tempi
“Certi quartieri vivono un disagio concreto, noi siamo distanti dalla sinistra negazionista come dalla destra che specula su certi fatti solo per fini elettoralisti, difatti senza tuttavia mai chiamare in causa chi come il prefetto o il questore avevano annunciato a fine 2019 il calo di reati. Non si capisce quindi le accuse a chi vengono mosse, di certo è che se ogni giorno in alcune zone si lamenta la negligenza dei controlli, quando Romiti, Amadio o Vaccaro compaiono con i loro smartphone, arrivano anche le volanti, i media, e improvvisamente si annuncia l’arresto di uno che si fa una foto a sedere su una volante parcheggiata, dove si spaccia magari ogni giorno, o si arresta un occupante abusivo per il quale c’erano state già decine di segnalazioni mai ascoltate. “
– dopo aver messo in luce le contraddizioni il segretario del PCI arriva al punto –
“Il dubbio è che si stia tirando la volata ai tre, che a naso dovrebbero candidarsi per le regionali. La sicurezza non è un tema di destra, lo diventa quando si vuole disegnare solamente come strumento dovuto all’immigrazione, che in certe zone è innegabile e va affrontato, ma prima di tutto va detto che la criminalità è internazionale ed ai vertici spesso non c’è la manovalanza straniera, poi che se non la smettiamo alla fonte di creare le condizioni perché questa emorragia venga interrotta questa roba è solo propaganda. Lo sanno bene in città amministrate dalla destra in regioni amministrate dalla destra, come in Abruzzo, oppure nella vicina Pisa, dove avvengono le stesse identiche cose; le forze politiche come quelle in oggetto a suo tempo hanno avallato i progetti europei che relegavano l’Italia a zona di cuscinetto dell’immigrazione, chiamasi trattato di Dublino.“
– per poi concludere –
“Ma la gente si ferma agli spot sui social e ai gatti arrostiti, passando dalla padella alla brace. La politica non è questa, la politica è fare per trasformare la società, casa, lavoro, scuola, sanità… l’ordine pubblico dovrebbe farlo chi di mestiere se ne occupa, e non dovrebbe essere contento che per mero scopo elettorale si utilizzino certe cose. Invece…”
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