Continua senza sosta e in tutta la regione l’intensa attività di controllo della Guardia Costiera sull’intera filiera della pesca a tutela dei consumatori e della conservazione dell’habitat marino.
Livorno 28 luglio 2020 – Le Forze dell’ordine hanno contestato 21 illeciti tra penali ed amministrativi; irrogato diverse migliaia di euro le sanzioni, sequestrato oltre una tonnellata di prodotti ittici e 2 attrezzi da pesca professionali. Sono i numeri di un’operazione a tutto campo, terra e mare, di controllo sull’esercizio della pesca e sulla commercializzazione dei prodotti. La Guardia costiera ha eseguito l’attività durante la scorsa settimana sull’intero territorio regionale.
In particolare la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato alcune partite di prodotti ittici scaduti, detenuti nei magazzini di due grossisti di Arezzo e Grosseto.
A Campi Bisenzio, invece, gli ispettori pesca della Guardia costiera di Livorno e i funzionari della Azienda U.S.L. – Dipartimento della prevenzione, Unità Sicurezza alimentare di Firenze – hanno eseguito una verifica ispettiva congiunta presso un grossista gestito da cittadini di nazionalità cinese. Anche in questo caso, gli agenti hanno sottoposto a sequestro sanitario circa 600 Kg di merce risultata scaduta; al titolare dell’esercizio gli investigatori hanno comminato una sanzione amministrativa.
La Guardia costiera di Castiglione della Pescaia ha effettuato un sequestro amministrativo per pesca di pesci spada risultati al di sotto della taglia minima prevista per legge. In quel caso il prodotto ittico è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli locali previa certificazione di idoneità sanitaria al consumo umano.
All’isola d’Elba invece gli ispettori hanno sanzionato un pescatore ricreativo per aver catturato esemplari di tonno rosso nonostante la chiusura di tale tipologia di pesca disposta dallo scorso 18 luglio.
Altri due pescatori professionali di Livorno e Portoferraio hanno ricevuto la sanzione per aver pescato cernie e aragoste sotto misura; quest’ultime rigettate in mare poiché ancora allo stato vitale.
Fonte Capitaneria di Porto
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