Un servizio delle “Iene” certifica la fine della società di macchine elettriche Share’ngo
Un servizio delle “Iene” certifica la fine della società di macchine elettriche Share’ngo.
Sembrava un business ben avviato, quello della “Share’ngo”, l’azienda che aveva puntato il suo business sul car sharing, la condivisione delle vetture, e sulla mobilità ecologica.
L’azienda aveva puntato sull’elettrico, tanto che dal 2016 era sbarcata in alcune grandi città del nostro paese, punteggiandole con le simpatiche macchinette gialle.
La società era nata qualche anno fa, grazie ad investimenti cinesi, anche se la società faceva capo alla CS Group di Livorno.
Un business che però stentava a decollare, tanto che nel 2019 la proprietà è passata nelle mani di Majd Yousif, noto per il lungo tentativo di acquistare la proprietà del Livorno Calcio dalla famiglia Spinelli.
Servizio sospeso
Da quel momento in poi è stato un calvario; in breve tempo la nuova proprietà ha bloccato il servizio nelle città in cui era attivo, adducendo che le gialle vetturette erano vandalizzate.
La realtà però è che la società annegava nei debiti, e tutto si è fermato quando, a maggio, Majd Yousif è stato arrestato dalla polizia olandese con l’accusa di utilizzare proprio il car sharing per riciclare denaro.
Una situazione che ha lasciato con il cerino in mano gli utenti che non solo hanno pagato per un servizio del quale non possono più usufruire ma non hanno più nemmeno alcun referente per reclamare, quanto meno, la restituzione dei canoni non goduti.
Brutta storia
Insomma, l’ennesima brutta storia di aziende che, da un momento all’altro, chiudono, infischiandosene dei clienti.
Ed allora, da livornesi, sorge legittima la domanda, cosa sarebbe successo se il fantomatico Yousif avesse realmente acquistato il Livorno Calcio?