Il governatore della Regione Toscana parte da quanto pubblicato oggi su “La Repubblica”
Il governatore della Regione Toscana parte da quanto pubblicato oggi su “La Repubblica”.
Enrico Rossi battezza un eventuale accodo tra PD e 5 stelle per battere la destra alle prossime elezioni
Le elezioni regionali, in barba all’emergenza Covid-19, si avvicinano a grandi passi, e fervono i “rumors” sulle eventuali alleanze, a maggior ragione considerando che l’esito delle regionali potrebbe avere ripercussioni anche sul governo nazionale.
Proprio oggi il prestigioso quotidiano “La Repubblica” parla di un accordo sotterraneo tra Conte, Grillo ed il PD con il fine ultimo di battere la destra.
Un accordo al quale il governatore della Toscana Enrico Rossi guarda con favore; lo si evince leggendo il post pubblicato poche ore fa sulla sua pagina Facebook
Il testo del post
Repubblica di oggi riferisce che ci sarebbero stati rapporti “segreti” tra Conte, Grillo e il PD per intese finalizzate a battere la destra alle elezioni regionali.
Se fosse vero sarebbe un’ottima cosa perché questo governo che nasce come governo di necessità ha bisogno di trasformarsi in una alleanza , in una coalizione composta tra forze diverse e alternative alla destra di Salvini, Meloni e pure Berlusconi.
Bisogna prendere atto che PD e M5stelle sono due forze diverse, per certi aspetti molto diverse, ma compatibili a stare insieme in un governo progressista e per il rilancio del Paese.
Per questo è fondamentale che si voti subito la legge elettorale proporzionale che consente ai partiti di distinguersi e qualificarsi davanti agli elettori, di dichiarare il proprio programma e le proprie alleanze.
Il governo attuale non può a mio parere pensare di durare dandosi come unico traguardo le elezioni del Presidente della Repubblica nel 2022.
Occorre che ci sia un rilancio programmatico per il quale il PD deve battersi con più nettezza e occorre che le elezioni regionali di settembre non estimò una crisi difficilmente controllabile se il risultato fosse negativo per la maggioranza giallorossa.
Certo, i punti delle intese regionali devono essere ben chiari e non devono formarsi coalizioni imposte dall’alto.
Ma, io chiedo, se si pensa di arrivare al 2022 con questo governo e di fronte ai problemi drammatici che avremo di fronte, possibile non riuscire a trovare compromesso adeguati e trasparenti sulle questioni programmatiche delle regioni che andranno al voto.
Anche la possibilità di stoppare Berlusconi per evitare un altro capitalo de deleterio trasformismo italiano dipenderà molto da quel voto.
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