Gli uomini di Filippini ne prendono tre, ma salvano l’onore. Castori: “Nessuno mi ha contattato”
Continua il calvario del Livorno, che a Benevento, nella tana della capolista, già promossa da settimane nella massima serie, incassa un’altra sconfitta stagionale. Un ko che era nell’aria, troppo evidente la differenza tra le due squadre, ben raccontata dai 56 – cin-quan-ta-sei – punti di differenza in classifica.
Tanti giovani
Alla fine le “Streghe” di casa la spuntano per 3-1, un risultato più rotondo di quanto gli uomini di Inzaghi avrebbero meritato, non per niente la terza rete giallorossa, del subentrato Kragl, è arrivata all’ultimo minuto di recupero. Stavolta gli amaranto, per l’occasione in casacca bianca, hanno salvato almeno l’onore, nonostante Filippini abbia dato ampio spazio alle seconde e terze linee, tra cui diversi giovani catapultati direttamente dalla formazione Primavera. Alcuni di loro hanno offerto una buona impressione, in primis Pallecchi, in un paio di occasioni vicino alla rete personale, ed il subentrato Haodi.
Il tabellino
Benevento-Livorno 3-1
Benevento (4-4-2): Montipò; Maggio, Barba, Caldirola, Rillo (70′ Pastina); Insigne (70′ Kragl), Basit, Schiattarella, Improta (62′ Tello); Moncini (62′ Di Serio), Sau (80′ Del Pinto). All. F. Inzaghi.
Livorno (3-5-2): Ricci; Maire-Sainte (85′ Ruggiero), Bogdan, Boben; Morelli, Trovato (69′ Haoudi), Bellandi (69′ Pecchia), Awua, Porcino (90′ Fremura); Pallecchi (90′ Nunziatini), Murilo. All. A. Filippini.
Reti: 31′ e 68′ Sau (B), 57′ rig. Murilo (L), 94′ Kragl (B)
Arbitro: Di Martino di Teramo
Ammoniti: 19′ Improta (B), 22′ Morelli (L), 56′ Schiattarella (B)
Il futuro
Nel mentre la prima squadra continua a collezionare sconfitte, fervono le trattative per il passaggio societario e per definire l’organigramma tecnico della nuova squadra. Al riguardo, la nostra redazione ha contattato l’attuale tecnico del Trapani, Fabrizio Castori, da alcuni “rumors” accostato alla panchina amaranto. Il mister di San Severino Marche ci ha dichiarato di non essere mai stato contatto dalla dirigenza amaranto, ma ha esordito la conversazione con un “magari….”, che ben fa capire quanto gli sarebbe gradita la piazza di Livorno.
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