Rossi preoccupato affida ai social i suoi dubbi sulla ripartenza della Lombardia

Coronavirus, Enrico Rossi: “La Lombardia non scarichi sul governo le sue responsabilità”. Nel bel mezzo di una ripartenza con tutte le regioni, Il Governatore della Toscana esprime i propri dubbi sulla scelta del Governo. Pare che il Presidente sia insensibile a una regione, che porta sulle spalle il carico e il dolore di una immane tragedia. Molti hanno ancora sotto gli occhi i ricordi dei mezzi dell’esercito, che portano via le bare con i morti di coronavirus.
Poi il Presidente Rossi rincara la dose
“Hanno il contagio più alto perchè dovrebbe essere trattata come le altre?”
Per poi continuare
“Dunque, sembra che verrà riaperta tutta l’Italia. Se è così, non posso fare altro che adeguarmi. Ma non sono convinto. Mi chiedo per quale ragione la Lombardia, che ha un livello di contagi molto più alto di altre regioni, debba essere trattata come le altre, con il rischio di mettere nuovamente in giro i contagi. Più prudenza forse sarebbe stata opportuna per i lombardi e per tutti gli italiani”.
La ragion di stato fa sì che Rossi anziché rivolgere parole di incoraggiamento e sostegno alla Regione Lombardia, preferisca analizzare se la scelta di riaprire i confini con le altre regioni possa avere effetti deleteri sulla propagazione del contagio.
Il Governatore prosegue:
“Io non sono uno sceriffo, né voglio raccontare sciocchezze su patenti sanitarie impossibili, ma vedere Fontana e anche Sala così spinti verso le riaperture, dopo il disastro che proprio in Lombardia ha avuto il suo epicentro, mi lascia sbalordito e interdetto”.
La questione sul piatto è delicata, da un lato non bisogna ferire il popolo di una regione così colpita dall’infezione, dall’altra la possibilità che questa apertura possa avere conseguenze negative per tutti noi.
Coronavirus, ecco tutto quello che si potrà fare dal 3 giugno
Secondo quanto deciso dal governo, torna la libertà di circolare anche fuori dalle regioni di residenza. Proprio il 3 giugno sancirà la fine del lockdown. Sarà quindi possibile viaggiare da e per i Paesi UE e Regno Unito, a meno di specifiche condizioni di reciprocità stabilite dagli con accordi tra Paesi diversi. Per i viaggi nei paesi non compresi nel’accordo di Schengen riprenderanno dal 16 giugno, eccetto quelli già possibili per lavoro, urgenza e motivi di salute.
Collaborazione: Vito Capogna
Ti può interessare anche Facebook https://www.facebook.com/OsservatoreOnline/ oppure sul nostro giornale on line https://losservatore.com/index/