Sembrava che tutto fosse pronto per la ripresa delle attività, con Rossi che fino a ieri fremeva per anticipare la ripresa, Poi è arrivata la doccia fredda … poi, colpo di scena, altro contrordine
Inizialmente si pensava che tutte le attività ripartissero da lunedì 18, poi la doccia fredda delle riaperture scaglionate … anche se verrebbe da mettere la O al posto della A nella terza posizione della parola. Poi è arrivato l’ennesimo contrordine. Così abbiamo colto l’occasione per intervistare una dei protagonisti della ripartenza, la parrucchiera Paola Messerini titolare del negozio “Fuxya Styling Barber shop” via Veneto n° 8 in Coteto.
Come vanno le cose in questo periodo?
“Purtroppo siamo fermi da più di due mesi, senza ricevere aiuto alcuno e con i dipendenti che non hanno ancora incassato la cassa integrazione. Siamo arrivati al limite, non potremo reggere ancora per molto”
D) Quali sono gli accorgimenti da seguire per riaprire? Che impatto economico avranno?
“Le misure necessarie alla riapertura sono diverse. Innanzitutto dobbiamo mantenere una distanza di almeno due metri, poi per lavorare è stato necessario acquistare guanti monouso, detergenti specifici e disinfettanti di vario tipo. In aggiunta abbiamo dovuto comprare visiere, camici adatti, barriere di plexiglas, ed iniziare a disinfettare anche i commenti tra le mattonelle. Insomma oltre a costare parecchio, senza avere nessuna entrata, stiamo sopportando una grande fatica fisica e mentale. A tutto questo si aggiungono le bollette da pagare … meno male avevano detto che le sospendevano!”
Come sarà il futuro nei prossimi mesi per te e la tua attività?
“Per adesso, pur sforzandomi di essere positiva, ho molti timori. Sembra che sia arrivato finalmente il benestare a riaprire del Presidente della Regione Toscana, ma questo tira e molla ci ha logorati. Una volta ripresa l’attività tutto dipenderà dalle misure che ci obbligheranno a seguire per poter lavorare. Ma se saranno indicazioni di buon senso, sicuramente ci adatteremo alla nuova situazione. Il problema sarà generale ed economico, i settori messi maggiormente in crisi saranno la ristorazione ed il turismo, insomma tutte quelle attività stagionali, che potrebbero vedere ormai compromessa la loro attività questa estate. A loro va il mio pensiero e vicinanza, al Governo devono capire che la piccola impresa è il vero traino del Paese … devono impegnarsi di più per trovare soluzione idonee a farci lavorare tutti”
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