Acceso dibattito per il divieto della celebrazione delle Messe domenicali. Il Vescovo Simone Giusti esprime il suo pensiero circa le nuove disposizioni del Governo su celebrazione Messa della Domenica e quotidiana.
Vescovo Giusti: ” il “no” alle Messe frutto dell’ ignoranza religiosa”. L’ignoranza religiosa è tale da non comprendere la realtà della Chiesa.
Il Governo ha varato misure incomprensibili e perniciose per le libertà individuali
Certamente il numero dei fedeli in questo tempo di Coronavirus deve essere contingentato, con le mascherine e i guanti, ben distanziati e possibilmente all’aperto e quindi non si capisce la logica, che ha guidato il Governo a varare misure incomprensibili e perniciose per le libertà individuali e collettive: il cristiano è un cittadino della Repubblica come gli altri, con gli stessi doveri ma anche gli stessi diritti.
“Capivamo un “no” ad ogni celebrazione come è stato per Marzo e Aprile vista la virulenza dell’epidemia” – prosegue il Vescovo- “ma non comprendiamo ora, nella Fase 2, perché il “sì” ad una Messa funebre e un “no” alla stessa Messa però alla domenica o in un giorno feriale.”
20 persone alla Chiesa del Cimitero dei Lupi non sono la stessa cosa che 20 persone nella Chiesa dei Salesiani
Si badi bene non si fa problema del numero anche se su questo ci sarebbe non poco da discutere: 20 persone alla Chiesa del Cimitero dei Lupi o della Cappella del Cimitero della Misericordia o della Purificazione o di Montenero non sono certo la stessa cosa che venti persone nella Chiesa dei Salesiani.
Siamo davanti al teatro dell’assurdo e ci sarebbe solo da ridere se non fosse che sono posizioni ufficiali del Governo della Repubblica Italiana.
Da chiedersi se non ci sia ignoranza da parte di alcuni esperti
Se viene riconosciuto il diritto alla Messa funebre deve essere riconosciuto anche il diritto alla Messa in qualsiasi altra occasione! Perché quindi questa posizione governativa? Viene da chiedersi se non ci sia una tale ignoranza da parte di alcuni cosiddetti “esperti”, da essersi lasciati guidare nel formulare queste norme solo dall’emozione riguardante il commiato del congiunto, come ha fatto tra l’altro intendere lo stesso Presidente del Consiglio.
Questi sono veri e propri soprusi e avvengono quando l’ignoranza religiosa è tale da non comprendere più cos’è la Chiesa e le sue 26.000 comunità parrocchiali!
+ Simone Giusti, Vescovo di Livorno
Fonte: La Settimana
Ti può interessare anche Facebook https://www.facebook.com/OsservatoreOnline/ oppure sul nostro giornale on line https://losservatore.com/index/