Il Paese della Cultura: l’Italia e la sua memoria culturale
Giovedì 13 Febbraio 2020 , ore 17,30
Sede Coppa Ilio Barontini
Scali del Ponte di Marmo, 1 – Livorno

Animatore
Carlo Bonaccini Caffe della Scienza
Partecipa
Simone Lenzi Assessore alla Cultura, Comune di Livorno
parliamone con gli Ospiti:
Maurizio Bettini e Daniele Manacorda
Vice Presidente Caffè della Scienza – 13 Dicembre 2019
Al Caffè della Scienza per la promozione della cultura scientifica, Carlo Bornaccini introduce il dibattito:
Siamo gli animatori di questo caffè-scienza che, in simbiosi tra comunità scientifica e società, organizzano le serate per la promozione della cultura scientifica permettendo uno scambio di opinioni tra pubblico e ricercatori, davanti a un caffè e non solo.

elaborazione immagine Vito Capogna @vitoc
Una tematica complessa che sarà articolata in più appuntamenti
L’assessore Simone Lenzi, entrando a piccoli passi nel tema oggetto della serata, ha provocato la platea con domanda aperta su un suggestivo richiamo a Friedrich Nietzsche e al suo concetto sull’utilità e danno della storia con la celebre frase:
„Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. È così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato… L’uomo chiese una volta all’animale: “Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità?” L’animale voleva rispondere e dice: “Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire”“
“Ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna.”

Elaborazione immagine di Vito Capogna @vitoc
Che cosa è la cultura? Lo chiediamo a Maurizio Bettini
“La Cultura è la capacità di comprendere se stesso in relazione al mondo che mi circonda e pertanto orientare i comportamenti. E’ la consapevolezza del proprio passato e la certezza del presente e sapere decidere come stare nel mondo. Il patrimonio dell’erudizione non è solo delle discipline umanistiche ma anche dei mestieri tecnici che determinano una somma di informazioni.”
Maurizio Bettini definisce l’Italia il Bel Paese, una nazione che è tra le prime dodici nel panorama internazionale , stimata dall’Unesco una delle realtà che detiene un patrimonio di bellezza paesaggistica, artistica e culturale da valorizzare e non mercificare. La cultura, l’economia, il turismo , sono mondi che devono dialogare su percorsi di tutela e salvaguardia del patrimonio .
Tale indagine costruisce la possibilità di una comparatistica tra epoche culturali differenti, verso cui l’opera scientifica di Bettini tende sempre più, fino a individuare nel presente la sponda di riferimento per una misura dei mutamenti e delle persistenze culturali tra civiltà distanti.
Tra le strade italiane un incipit sofisticato sospeso tra passato e futuro
Si propone, a tal fine, di promuovere la collaborazione scientifica tra studiosi dell’antichità classica e antropologi, e di sviluppare tra queste due discipline una prospettiva di ricerca comune che metta in evidenza gli aspetti di continuità ed evoluzione culturale fra l’antico e il moderno, coordinando in prospettiva antropologica studi storici, archeologici e filologico-letterari sul mondo antico, sviluppando o mettendo in connessione progetti di ricerca sulla cultura materiale e sull’organizzazione sociale con studi sui modelli culturali quali si ricavano dai testi e dalla documentazione letteraria. Temi privilegiati di ricerca sono lo studio del mito come categoria narrativa fondamentale della cultura, la vita quotidiana, l’iconografia e l’iconologia in prospettiva antropologica, la storia della Fortuna della cultura classica e la ripresa in chiave moderna di testi classici .
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