Il Livorno gioca bene e strappa un punto di ottima fattura col Pordenone. Buono il ritorno con la seconda reincarnazione amaranto di Roberto Breda
Inizia bene, benissimo, la seconda reincarnazione labronica di Roberto Breda. Accolto dallo scetticismo generale, il tecnico veneto in pochi giorni ha saputo rivitalizzare una squadra apparsa, appena una settimana fa, con l’encefalogramma piatto. Invece ad Udine, contro la matricola terribile Pordenone, il Livorno ha offerta una ottima prestazione, probabilmente la migliore esterna della stagione conquistando un pareggio che fa poca classifica ma tanto morale. E lo ha fatto nel segno del gioco, cercando sempre l’intera posta in palio. La rimonta è ancora lontana dal compiersi, ma i segnali sono buoni, a patto di dare continuità al rendimento e di vincere la prossima partita, il rovente scontro diretto con il Cosenza.
Plizzari a doppia faccia
Gran protagonista del match è stato anche Plizzari; con il ritorno di Breda il primo sacrificato dalle scelte del nuovo / vecchio tecnico sembrava proprio essere l’estremo difensore di scuola Milan, con il ritorno tra i pali di Zima ed invece, a sorpresa, il tecnico lo ha confermato tra i pali. In cambio ne ha ricevuto una super prestazione, soltanto sporcata dall’evidente indecisione del portiere amaranto in occasione del 2-2 dei “Ramarri”. Anche alla “Dacia Arena”, insomma, Plizzari si è confermato portiere dalle enormi potenzialità, a patto di liberarsi di talune indecisioni che ne minano le prestazioni.
Rizzo e i nuovi
Una buona prestazione l’ha offerta anche Luca Rizzo; proposta a sorpresa nell’undici titolare – fin qui aveva giocato solo 5′ – il centrocampista ha regalato, finchè il fiato lo ha retto, ordine e sapienza tattica alla manovra amaranto, se continua così può essere un valore aggiunto degli amaranto. Bene ha fatto anche l’ultimo arrivato, l’esperto difensore argentino Silvestre: del resto stiamo parlando di un giocatore che vanta oltre 300 partite nella massima serie. L’ex Inter ha regalato esperienza e solidità alla difesa amaranto che pure talvolta ha ballato.
Vero che costa tanto – guadagnerà 200.000 euro netti da qua a giugno – ma può regalare solidità alla retroguardia. Meno è, invece piaciuto, Seck, apparso ancora indietro di condizione.
Marras superlativo
Il migliore di tutti però è stato, e non è una novità, Manuel Marras; l’esterno offensivo oltre ad aver realizzato il gol del momentaneo 2-1 è stato un autentica spina nel fianco della difesa di casa. Imprendibile nell’uno contro uno ha messo spesso e volentieri gli attaccanti in grado di infilare Di Gregorio. E se al centro dell’attacco anziché Braken, bellino a vedersi ma tremendamente poco efficace, ci fosse stato un puntero vero, beh allora i tre punti avrebbero sicuramente preso la via di Livorno.
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