Gli amaranto escono dalla trattative ancor più indeboliti. Il tecnico amaranto Paolo Tramezzani dovrà compiere un miracolo per salvare gli amaranto con questo Mercato da dimenticare
Ennesima delusione per i tifosi amaranto, e proprio nell’anno in cui ci sarebbe stato da festeggiare i 105 anni di vita; la società, infatti, è nata il 14 febbraio 1915. Ad aggiungere fiele ad una stagione già ricca di veleno, ecco l’incredibile, incomprensibile, mercato di riparazione – si fa molto per dire…. – orchestrato dal direttore sportvo Cozzella e dal presidente Spinelli. Con una squadra ultima in classifica, lontana la bellezza di 10 punti dalla zona playout, Paolo Tramezzani, per provare la “remuntada”, avrebbe avuto bisogno di arrivi di grande livello, ed invece da Milano è uscito il nulla assoluto.
Quattro arrivi
Partiamo dagli arrivi; al povero Tramezzani, la vera vittima di questa situazione incredibile, e poi magari tra qualche settimana avranno anche il coraggio di esonerarlo, tanto per trovare l’ennesimo colpevole, erano stati promessi acquisti importanti fin dai primi giorni di trattative. Invece sono arrivati giocatori che, almeno sulla carta, poco hanno da dare alla causa amaranto. Due sono giunti dal Bari: l’attaccante Ferrari, uno da una misera rete in questa prima parte di stagione con la casacca dei galletti pugliesi, ed il giovane centrocampista Awua, forse il meno peggio del poker. Gli altri due sono il senegalese Seck, dalla Roma, e Trovato, dal Cosenza ma di proprietà della Fiorentina.
Cifre imbarazzanti
Due giocatori che in questa stagione il campo lo hanno visto con il cannocchiale: l’africano non gioca dalla scorsa stagione (27 presenze con l’Almere City, squadra della Serie B olandese), Trovato ha collezionato appena due presenze con il Cosenza, non certo una corazzata del campionato italiano. In terra calabrese è rimasto per tre anni, con 17 caps nella prima stagione, quella che sancì il ritorno dei Lupi della Sila in Serie B, prima di incappare in un brutto infortunio. Con tutto il rispetto, diteci voi se questi players sono quelli in grado di garantire il salto di qualità.
Cessioni, l’anima livornese non esiste più
E siccome al peggio non c’è mai fine, sono stati ceduti anche Gasbarro e Gonnelli, nonostante le ampie rassicurazioni date a Tramezzani che in uscita non sarebbe stato fatto alcun movimento. Due, tanto per capire, che oggi, contro l’Ascoli, avrebbero indossato una maglia da titolari. Senza entrare nel merito delle scelte di Andrea e Lorenzo, quando la barca affonda si cerca di trovare un approdo sicuro (nello specifico Pordenone ed Alessandria), la società è riuscita ad indebolire anche la retroguardia. Incredibile, ma vero….
Tramezzani, l’unico senza colpe
In una situazione del genere, il cerino in mano è rimasto a Paolo Tramezzani, persona perbene e buon allenatore. L’ex difensore dell’Inter sta comunque facendo un ottimo lavoro; è riuscito a compattare il gruppo, a regalare a una squadra con valori tecnici non adeguati alla categoria una identità, ancorchè senza cogliere risultati di rilievo. Oggi con l’Ascoli c’è l’ultima possibilità di continuare a sperare, ma una cosa possiamo dirla, e senza tema di smentite, di tutta questa situazione Paolo Tramezzani è il colpevole, una persona corretta come lui non meritava un mercato del genere, e tutto quello che ne consegue…..
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