Il KO contro un Ascoli in piena crisi, sancisce di fatto la retrocessione degli Amaranto. La campagna acquisti aveva fatto presagire l’ennesima sconfitta per il Livorno Calcio.

Ricordate quando, da ragazzini, giocavamo a flipper e l’ultima pallina finiva in buca ? Sullo schermo lampeggiava triste la scritta “Game Over”, a sancire la fine del divertimento. Beh la scritta sul flipper amaranto è uscita oggi, alle 17.00. Complice la sconfitta, l’ennesima di questo vergognoso campionato, contro l’Ascoli. Una sconfitta maturata al termine di 90′ nei quali, ahinoi, è uscita tutta la manifesta inferiorità della squadra di Paolo Tramezzani.
Tanto impegno, ma
I ragazzi di amaranto vestiti di impegno ce ne hanno messo e tanto; nonostante il prevedibile smarrimento causato dall’incredibile gestione del mercato di gennaio, il Livorno ci ha provato, partendo anche bene. Peccato che alla prima, ribadiamo alla prima, incursione offensiva dei bianconeri marchigiani, Plizzari si sia dovuto inchinare. Complice, strano, l’ennesima sbavatura difensiva, con Bogdan che si è fatto uccellare, con un tunnel, dal nuovo acquisto marchigiano Trotta, spalancandogli la via verso il portiere amaranto. Uno bravo, la punta dell’Ascoli, certamente, ma che da qualche tempo era diventato allergico alla porta avversaria. Un gol bissato da Morosini in avvio di ripresa.
Tramezzani le ha provate tutte
In una situazione del genere Tramezzani le ha provate tutte, cambiando anche modulo tattico. Già perchè nel corso del secondo tempo il tecnico amaranto ha ordinato una difesa a tre, con Morelli centrale di destra, al fianco di Boben e Bogdan. Chiaro l’intento di prendersi anche dei rischi, nel tentativo di creare qualche problema a Leali, l’estremo difensore marchigiano. In effetti il Livorno qualcosa ha anche creato, scontrandosi però con l’anemia offensiva che da sempre contraddistingue questa squadra.
I nuovi
Poco hanno inciso anche gli esordi dei due nuovi arrivati, gli ex baresi Ferrari e Awua. Gettati nella mischia dopo il 2-0 del “Picchio”, hanno mostrato tanta buona volontà, ma sono apparsi ancora avulsi dai meccanismi di gioco amaranto. Qualcosa di più ha mostrato Brignola, finalmente rivistosi dopo il lungo infortunio: avrebbe potuto essere il jolly vincente per salvare la stagione, ma, purtroppo, da salvare oramai non c’è più nulla. Ed alla fine, incassato il 3-0 ancora a firma Trotta, suona beffardo il coro “In tre anni torneremo in Serie A”, ironico e pungente come solo i livornesi sanno fare, nei confronti delle dichiarazioni fatte ieri da Spinelli ad una TV nazionale….
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