Un viaggio nelle tradizioni, tra miti e leggende in Italia e nel mondo
Non si sa in quale città o regione italiana sia “nata” la Befana, ma di essa si è incominciato a parlare nel milleduecento. Da allora, questa festa è diventata una delle più importanti e attese dai bambini. Forse, la vecchietta rappresenta l’anno vecchio che, dopo le feste del periodo natalizio, se ne va lasciando dei doni. A questo proposito esiste ancora un detto: “L’Epifania tutte le feste porta via”.
In tutta Italia esistono diversi miti e leggende su di lei, le più note sono queste:
- In Sardegna, in alcuni paesi, si prepara un dolce detto dei tre Re magi. Nasce da un’impasto dolce dove si mescolavano fra gli ingredienti un cece, una fava e un fagiolo. Chi nella notte della befana mangiando la torta avrebbe trovato un legume nella propria fetta sarebbe stato fortunato tutto l’anno, in antichità si usava molto dire fortunati nel raccolto.
- In Emilia Romagna si dice che nella notte dell’arrivo della Befana le mura diventino ricotta.
- A Palermo si racconta che i Re Magi l’attraversarono e fecero fiorire gli aranceti bruciati da una nevicata.
- In Abbruzzo e nelle Marche si dice che nel giorno della Befana gli animali inizino a parlare, ma non si può rivelare ciò che dicono.
- In Calabria, le ragazze, prima di addormentarsi nella notte dell’Epifania, devono recitare una canzoncina augurale per poter avere un anno fortunato e prospero.
Anche nel Mondo si hanno delle tradizioni durante questa ricorrenza e le più conosciute sono queste:
- In Francia l’Epifania viene detta anche giorno del re. Il giorno della Befana come tradizione si prepara un dolce piatto e tondo, ripieno di marzapane e una sola fava all’interno. Chi trova la fava è il re o la regina della festa, per questo viene chiamato il dolce del re.
- In Germania nella notte tra il 5 e il 6 gennaio i giovani scrivono sulle case le iniziali dei nomi dei Re Magi per dar loro il benvenuto e anche perchè è di buon auspicio per il nuovo anno.
- In Spagna i bambini invece delle calze appendono le scarpe davanti alla porta di casa, loro lasciano all’interno paglia e grano (simboleggiano il cibo da dare ai cammelli dei Re Magi). Al mattino le scarpe sono colme di dolciumi. Inoltre secondo la tradizione spagnola i Re Magi non portavano al Bambin Gesù incenso, mirra e oro ma bensì giocattoli, gingilli e carbone.
- In Ungheria sono i bambini i protagonisti durante questa festività. Si mascherano da Re Magi e bussano di porta in porta portando con sè un presepe.
- In Romania questa festa rappresenta l’arrivo dei Re Magi e i bambini vanno di casa in casa chiedendo di poter entrare e raccontare loro una storia in cambio riceveranno soldini o frutta secca.
- In Gran Bretagna l’Epifania viene chiamata “La dodicesima notte” e secondo la leggenda gli spiriti si risvegliano e si nascondono negli agrifogli, da dove faranno scherzi pazzi.
- In Messico nel giorno della Befana si prepara un dolce che si chiama “la Rosca De Reyes” e va obbligatoriamente mangiato in giornata. E se non avverrà? La strega malefica scatenerà la sua maledizione.
- In Etiopia la festa dell’Epifania dura tre giorni , si chiama Timkat, si ispira al battesimo di Gesù nel Giordano. Tante cerimonie allegre e processioni colorate vengono svolte, le persone si scambiano doni, baci e abbracci. Dopo di che vanno in qualsiasi fonte d’acqua per ripetere il rito di Giovanni Battista del battesimo.
- In Russia, secondo la tradizione, i regali vengono portati dal Padre Gelo accompagnato da Babushka, una simpatica vecchietta che lo aiuta nella distribuzione dei doni.
Laura Petreccia, Vito Capogna
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