La festa dell’Epifania, comunemente chiamata Befana, è una delle feste Cristiane più importanti. Nella tradizione popolare ha una storia piena di curiosità e aneddoti
Come ogni anno il 6 Gennaio arriva la Befana e la sera prima i bambini appendono le calze sperano di trovarle piene di dolcetti e regalini il mattino al loro risveglio.
La leggenda della Befana è legata al cammino che i tre Re Magi hanno compiuto per conoscere Gesù Bambino, guidati dalla stella cometa. Potrebbe essere interessante però andare al di là della storia conosciuta, raccontata nei Vangeli, e cercare di addentrarci tra aneddoti e leggende legati alla simpatica vecchietta. Non tutti la festeggiano lo stesso giorno, la Chiesa Cattolica celebra “l’Epifania” il 6 Gennaio, quella Ortodossa, che segue il calendario Giuliano, la festeggia il 19 e nei Paesi in cui non è una festività civile, viene celebrata la prima domenica di Gennaio.
La Festa fa risalire la sua origine etimologica al termine greco “Epifania” che significa “apparizione, manifestazione”. Nella tradizione popolare la festa è conosciuta con il nome Befana, e nel tempo ha assunto un altro significato e soprattutto connotazioni somatiche differenti rispetto alle figure dei Re Magi: La Befana è una vecchietta sgangherata col nasone che, nella notte del 6 gennaio, vola a cavallo di una scopa per intrufolarsi nelle case attraverso il camino per riempire di doni le calze che i bambini hanno appeso al camino, con caramelle e altri dolci se i bimbi sono stati buoni, con carbone se sono stati cattivi. Viene a volte assimilata a una strega, ma in effetti non lo è, poiché nonostante il pessimo aspetto non ha affatto una natura demoniaca semmai un po’ buffa e benevola.
La leggenda della Befana racconta che un giorno, i Re Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per Gesù Bambino. Attraversarono molti paesi guidati da una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro. Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguirli. Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiungere i Re Magi, che però erano già troppo lontani. Per questo la vecchina non vide Gesù Bambino, né quella volta né mai. Da allora ella, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini buoni i doni che non ha dato a Gesù.
Non si sa in quale città o regione italiana sia “nata” la Befana, ma di essa si è incominciato a parlare nel milleduecento. Da allora, questa festa è diventata una delle più importanti e attese dai bambini. Forse, la vecchietta rappresenta l’anno vecchio che, dopo le feste del periodo natalizio, se ne va lasciando dei doni. A questo proposito esiste ancora un detto: “L’Epifania tutte le feste porta via”.
Laura Petreccia, Vito Capogna
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