Sui timori espressi dagli albergatori sale la protesta
Il mondo degli albergatori e della stessa politica ( presentata dalla Lega per Salvini di Livorno la mozione di ritiro del provvedimento) è in rivolta contro la Tassa di Soggiorno. La Giunta di Salvetti ha deciso di aumentare del 72% nelle varie strutture recettive per tutto l’anno 2020 la Tassa di Soggiorno. Il timore è che lo scopo di questo ulteriore balzello sia di finanziare la mostra di Modigliani che, stando a quanto raccontano gli albergatori, non ne avrebbe bisogno, visto che sta riscuotendo consenso, pur con un basso incremento di presenze in città.
L’aumento dell’imposta è un dissuasore a soggiornare a Livorno, e il ruolo degli alberghi è soltanto esattoriale per conto del Comune. ” Se ci fosse a fronte dei 3,50/ 4,50 euro la notte che spendono i clienti, un miglioramento nella qualità del servizio erogato dal Comune, come ad esempio i parcheggi con agevolazioni per chi sosta per intere giornate, o Info Point per i turisti , o altre formule promozionali per visitare la città, allora avrebbe un senso” (Receptionist H.P.)
Nel settore alberghiero livornese gravitano 350 addetti e gli imprenditori del settore temono che, se continuasse ad essere questo l’andamento, presto potrebbero essere costretti a licenziare del personale.
In taluni casi gli alberghi a Livorno,a fronte di una disaffezione dei clienti che preferiscono andare in altre città a soggiornare, perchè meno onerose in tutti i vari apparati, hanno chiuso temporaneamente l’attività per poi riaprirla ad anno nuovo 2020 in primavera.
Laura Petreccia, Vito Capogna
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