“Questa Raccolta Differenziata, così com’è, proprio non va giù a nessuno”. È quanto emerge dal sondaggio dell’Osservatore.com che ha svolto sul territorio, e l’asticella della valutazione di queste interviste, pende verso il basso, per il voto dato da zero a dieci, si ferma al 4 e mezzo.
Le critiche rilevate evidenziano la continuità con il passato e niente è migliorato. Nel sondaggio intervista, molti lamentano il disagio di un conferimento imposto su uno o massimo due giorni settimanali a seconda del tipo di rifiuto, con la conseguente improvvisazione di mini discarica casalinga, l’incuria di abbandoni di sacchetti per le vie, il passaggio anomalo dei mezzi, il comportamento incivile di chi la differenziata la fa a suo modo ed uso e la raccolta che avviene in orari di punta causando il rallentamento del traffico.
I cassonetti sono spesso malfunzionanti o non si aprono o vengono indebitamente forzati.
Ma le perplessità che serpeggiano riguardano i meccanismi con cui poi le categorie dei rifiuti vengono smistate, il vaglio, la preselezione dell’indifferenziata che viene mandata a termovalorizzare, è tutt’ora effettuata?
Il danno di una mancata preselezione andrebbe ad incidere sulla manutenzione del termovalorizzatore, con aggravio esponenziali dei costi per il suo corretto funzionamento. Se Aamps deve acquistare rifiuti da bruciare da altri Comuni per mantenere l’efficienza del TVR la lista è lunga.
Proponiamo la visione di tre delle interviste effettuate per darvi un quadro generale di come la pensano e la vivono i cittadini livornesi.
Laura Petreccia, Vito Capogna