Appuntamento con la Poesia: Ingeborg Backmann
In questi giorni, mi levo con le betulle
e sulla fronte ravvio le ciocche di frumento
davanti a uno specchio di ghiaccio.
Amalgamato al mio respiro
sfiocco il latte
così di buon’ora ha facile schiuma.
E dove il vetro appannato con l’alito
appare dipinto da un dito infantile
ancora il tuo nome: innocenza!
Dopo tanto tempo.
In questi giorni non mi duole
di sapere dimenticare
e di essere costretta a ricordare
Amo fino all’incandescenza io amo,
e ne ringrazio biblicamente il Cielo
L’ho imparato in volo
In questi giorni, io ripenso all’albatro
che mi ha risollevata e trasportata
in un paese che è un foglio bianco.
All’orizzonte immagino,
fulgido nel suo tramonto,
il mio favoloso continente
laggiù,che mi ha congelata
già rivestita del sudario.
vivo, e da lontano ascolto il suo canto del cigno”
Ingeborg Backmann
da “Anrufung des Groben Baren”
Munchen 1956 Pagina Letteraria,: Guida alle riviste e gli inserti letterari da leggere e collezionare Laura Petreccia, Vito Capogna